Riforma costituzionale, le prime reazioni al “Sì” dell’Uv

Il Comitato del No e i consiglieri comunali di Aosta Etienne Andrione, Nicoletta Spelgatti e Andrea Manfrin intervengono sulla scelta di campo dell'Uv.
Il Presidente dell'Union Valdôtaine Ennio Pastoret
Brevi, Politica

"Non siamo sorpresi. Ma riusciamo comunque a essere disgustati". Così in una nota i consiglieri comunali di Aosta Etienne Andrione, Nicoletta Spelgatti e Andrea Manfrin sull'invito Uv a votare "Sì".

"L’UV, al termine di un ormai pluridecennale processo di degenerazione, invita ormai a regalare la Valle d’Aosta a Renzi, alle burocrazie ministeriali, alla Roma del fisco e degli intrighi. Nessuno si lascia ingannare dalle risibili scuse addotte: questo è alto tradimento della Valle d’Aosta" scrivono i tre consiglieri comunali. 

A commentare la scelta di campo del Leone rampante è anche il Comitato del No. "L'Union valdôtaine sceglie di dire  sì ad una riforma centralista che toglie poteri ai cittadini e ai territori.   Lo fa contraddicendo quegli stessi valori autonomisti a cui dice di richiamarsi. La contraddizione è talmente evidente da averla portata a tergiversare fino all'ultimo, prendendo posizione solo a venti giorni dal voto" sottolineano i referenti del Comitato "A prevalere sono stati, alla fine, i miopi tatticismi della politica, che nulla hanno a che vedere con il bene della Valle d'Aosta"l

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