Rifiuti: Aosta al 67% di raccolta differenziata, ma un aostano su due sbaglia a conferire

Il dato, emerso ieri durante i lavori dell’Osservatorio comunale sui rifiuti mostra una situazione duplice, da un lato la percentuale di differenziata stabile rispetto al 2016, dall'altra il 53,2% dei cassonetti condominiali che presentano irregolarità.
L’Osservatorio comunale sui rifiuti
Politica

67% di raccolta differenziata ad Aosta, la stessa percentuale dello scorso anno, sufficiente a superare lo scoglio legislativo che impone il limite di almeno il 65% per evitare sanzioni, con l’Assessore comunale all’Ambiente Delio Donzel che parla di un “lento e costante miglioramento” con un “secondo semestre dell’anno che sta andando molto meglio del primo”

Il dato, emerso ieri durante i lavori dell’Osservatorio comunale sui rifiuti mostra una faccia duplice, da un lato numeri – il cui calcolo arriva sino a fine ottobre, quindi con ancora due mesi da valutare – trainati da un agosto che ha raggiunto il 70% per la prima volta (mentre settembre e ottobre viaggiano su medie del 68/69%), ma anche una percentuale che dopo l’impennata di due anni fa stenta a decollare definitivamente.

A sollevare la questione è stato Andrea Piccirilli, Codacons Valle d’Aosta: “Siamo inchiodati su questo risultato mentre altre regioni crescono con dati medi del 74%”, con una nota polemica sul noto obiettivo di passare da tassa a tariffa, che sembra ancora lontano: “Manca la volontà politica di applicare questo passaggio importante. I cittadini di Aosta spendono in proporzione una quota Tari maggiore rispetto a tutti gli altri comuni, non pagando in base a quanto si inquina ma in modo forfettario”.

Passaggio non ancora avvenuto per problemi di natura tecnica, come spiegano sia Donzel che il Dirigente comunale all’Ambiente Marco Framarin che ribadisce come “Anche se oggi l’argomento non è in ordine del giorno il passaggio da tassa a tariffa, l’amministrazione ha la volontà di andare in quella direzione”.

 

I controlli ed il problema dei condomini

Durante l’attività di controllo – con oltre 500 sopralluoghi effettuati tra giugno e luglio – emerge un dato ancora negativo, con il 53,2% dei cassonetti condominiali aostani che presentano irregolarità, il 22,3% delle quali gravi.

Il problema grosso è la raccolta dei rifiuti indifferenziati, che presentano irregolarità nell'89,9% dei casi per la "mancata separazione dei rifiuti, ovvero la forte presenza di rifiuti riciclabili". Maglio la raccolta della carta (fatta correttamente nel 55,1% dei casi controllati), del vetro (con il 31,4%), del multimateriale plastico (91,1%) e dell'organico (65%). Controlli che migliorano comunque le percentuali 2016, ferme al 57,5% di irregolarità.

 

La nuova figura: la Direzione per l’esecuzione del contratto

L’Osservatorio è stata anche l’occasione di presentare la Direzione di controllo dell’appalto, la nuova struttura insediatasi ad agosto per verificare che la ditta Quendoz rispetti il contratto, oltre a supportare le analisi del Comune in previsione del famoso passaggio da tassa a tariffa e al nuovo appalto che scatterà nel 2019.

Tre le strutture che fanno parte della Direzione capitanata da Michel Grosjacques della Dgm Associati, la Zimatec Studio Associato e l’Amsa dell’ingegner Piergiorgio Venturella, che promettono il controllo del lavoro di Quendoz attraverso relazioni mensili e annuali, la verifica della campagna di monitoraggio e una attività informativa.

Anche in questo caso è Piccirilli a sollevare qualche perplessità: “L’amministrazione ci ha messo un anno e non ha tenuto conto delle indicazioni emerse nell’Osservatorio. Una spesa che spesa di oltre 60mila euro più Iva non era così necessaria, vista la scadenza nel 2019 e i problemi mai gravi avuti con la ditta Quendoz”.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte