Patteggia un anno e 10mila euro di multa il “passeur” arrestato ieri al Gran San Bernardo

Enver Pilates, 28 anni, di nazionalità turca, è stato fermato alle 6 di ieri, domenica 28 maggio, mentre era alla guida di un’auto sulla quale viaggiava un connazionale sprovvisto di documenti. Confiscata la vettura. Resi soldi e navigatore a bordo.
Enver Pilates
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“Lui? L’ho incontrato alla stazione di servizio”. Una giustificazione che non ha convinto gli agenti della Polizia di frontiera in servizio al tunnel del Gran San Bernardo, che chiedevano al 28enne turco alla guida di una Opel il motivo per cui trasportasse, verso la Svizzera, un connazionale sprovvisto di documenti

Così, Enver Pilates è finito in manette, verso le 6 della mattina di ieri, domenica 28 maggio, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nella perquisizione seguita al fermo a bordo dell’auto sono stati rinvenuti dei contanti (circa trecento euro, oltre ad un modesto importo di lire turche) e un navigatore, per gli inquirenti correlati al trasporto del clandestino e, di conseguenza, sequestrati, assieme alla vettura.

Processato stamane per direttissima, dinanzi al giudice monocratico Davide Paladino, il giovane, in possesso di un regolare permesso di soggiorno rilasciato in Francia, ha patteggiato un anno di reclusione e diecimila euro di multa (pena sospesa). L’auto è stata confiscata, mentre quanto era a bordo (soldi e apparecchiatura gps) gli è stato restituito. L’accusa era rappresentata dal pubblico ministero Carlo Introvigne, mentre a difendere l’imputato era l’avvocato Davide Meloni.

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