Ok in Commissione al “Documento di economia e finanza regionale”. L’opposizione promette battaglia

Il testo, che tra i vari punti delinea il futuro di 177 dipendenti fra forestali e impiegati dell’ex Agenzia del lavoro, ha ottenuto il voto compatto dei partiti di maggioranza.
Consiglio regionale
Economia

E’ arrivato l’ok, da parte della commissione “Affari generali” del Consiglio Valle, al Documento di economia e finanza regionale. Il testo, che tra i vari punti delinea il futuro di 177 dipendenti fra forestali e impiegati dell’ex Agenzia del lavoro, ha ottenuto il voto compatto dei partiti di maggioranza, anche se lo stesso presidente della Commissione Leonardo La Torre ha espresso qualche nodo problematico.

“La sua presentazione tardiva non ha consentito un confronto politico nel dettaglio – ha sottolineato La Torre -. Inoltre, alcune tematiche non sono state sufficientemente approfondite, in particolare la questione dell'inquadramento del personale oggi assunto dalla Regione con contratti privatistici a tempo indeterminato così come sono emerse alcune riflessioni sui trasporti e sulla ferrovia, anche alla luce della proposta di legge di iniziativa popolare sullo stesso tema e attualmente all'esame delle Commissioni consiliari”.

Proprio sulla questione del collocamento dei 177 impiegati, la minoranza promette battaglia. “Oggi abbiamo assistito allo stesso film già visto nel 2011 – hanno dichiarato i consiglieri Albert Chatrian (ALPE), Roberto Cognetta (M5S) e Elso Gerandin (gruppo misto) – quando fu attivato un licenziamento di massa senza che ci fosse nessun tipo di obbligo legislativo, lasciando oltre 500 lavoratori forestali a casa e senza tutele. Abbiamo dato la possibilità alla maggioranza di stralciare almeno l'intero punto 4, che riguarda la transizione dei lavoratori nella Salvaprecari o in un Ente/Agenzia, presentando un emendamento che è stato però respinto. È la prima volta che si mette in discussione del personale regionale assunto a tempo indeterminato: per noi è un fatto gravissimo che pone seri interrogativi per il futuro. La responsabilità di queste scelte è tutta politica e grava sull'attuale maggioranza UV, UVP, SA e PD-SVdA”.

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