Nuovo regolamento dehors, salta la chiusura obbligatoria alle 23

Risolutivo l'incontro di stamattina tra l'Amministrazione e Confcommercio, i dehors chiuderanno con gli orari dei locali. Passo indietro del Comune anche sulle rimozioni delle strutture con 24 ore di preavviso.
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Politica

“Un incontro costruttivo”. Così Graziano Dominidiato, Presidente Confcommercio Valle d’Aosta, commenta l’incontro avvenuto questa mattina – lunedì 12 febbraio – tra l’associazione dei commercianti ed una delegazione del Comune di Aosta capitanata dalla Vicesindaca Antonella Marcoz. Un esito non scontato, dal momento che in agenda c’era il nuovo regolamento sull’installazione dei dehors, la cui procedura organizzativa verrà discussa mercoledì pomeriggio in I^ Commissione consiliare.

Regolamento ancora da approvare che aveva già fatto storcere diversi nasi, soprattutto per la prima bozza che prevedeva due punti piuttosto controversi come la chiusura  dei dehors alle ore 23, o il preavviso del Comune di rimozione delle strutture – in concomitanza di eventi o fiere – che scendeva a sole 24 ore.

La concertazione ha portato l’amministrazione ad un mezzo passo indietro: “La richiesta di chiudere i dehors alle 23 è stata modificata – spiega Dominidiato –, a dimostrazione dell’apertura da parte dell’Amministrazione ad ascoltare i commercianti, così come la rimozione. Tolto il vincolo delle 24 ore si è parlato di ‘tempo ragionevole’,  anche perché alcune strutture si tolgono in poco tempo, altre sono più grandi e complesse, era un vincolo troppo stringente”.

Bene invece, per Dominidiato, lo snellimento delle procedure per le richieste: “A chi possiede un dehors verrà richiesto di ripresentare la domanda ripartendo da zero, ma per le prossime volte basterà semplicemente una comunicazione via mail se si intenderà continuare ad utilizzare la struttura o meno, tutte buone premesse per lavorare con serenità”.

Diversa, invece, la questione delle distanze, che mettono un vincolo di 3,5 metri di carreggiata libera per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso. Qui la possibilità di trattativa è scarsa: “Questo elemento è inderogabile – conclude Dominidiato – anche perché con la liberalizzazione delle licenze ora era necessario trovare una soluzione, con dehors vicini che diventeranno più piccoli. Abbiamo però preso atto della disponibilità dell’Amministrazione. Dev’esserci un buon senso reciproco  che negli ultimi anni era forse venuto un po’ a mancare, sia da parte degli operatori, sia da parte degli amministratori e sia da chi deve fare i controlli”.

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