Minacce per le auto e le gomme gratis: 50enne arrestato per estorsione continuata

Nell’arco di oltre dieci anni, Valentino Rodà, pluripregiudicato residente a Saint-Marcel, sarebbe riuscito ad ottenere utilità e beni di valore per centinaia di migliaia di euro. Le indagini condotte dalla Guardia di finanza e coordinate dal pm Ceccanti.
Valentino Rodà
Cronaca

Si vantava di essere già stato in carcere e minacciava fisicamente le persone cui, nell'arco di più di dieci anni, sarebbe riuscito ad estorcere utilità e beni di valore, per un corrispettivo di centinaia di migliaia di euro. Era la paura suscitata dalla sua figura – secondo gli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza – a garantire a Valentino Rodà, 50enne residente a Saint-Marcel, il silenzio delle sue vittime. L’uomo è stato arrestato nella mattinata di oggi, giovedì 13 settembre, e si trova ora in cella a Brissogne, accusato di estorsione continuata.

Nel lungo periodo ricostruito dai finanzieri in oltre un anno di indagini, Rodà avrebbe ottenuto gratuitamente una dozzina di auto a noleggio (che sarebbero state usate anche da sua moglie) e prestazioni per vari servizi, come lavaggi delle vetture e cambi di gomme. Le eventuali (quanto rare) resistenze ad accondiscendere, sarebbero state “superate” dall’arrestato ricorrendo a chiare minacce di aggressioni, “corroborate” anche dai suoi trascorsi di pluripregiudicato, con precedenti che includono il traffico di stupefacenti.

Dall’inchiesta è emerso pure che al 50enne sarebbe stato pagato l’intero mutuo per l’acquisto di un capannone del valore di 180mila euro, che la vittima dell’episodio estorsivo – sentita durante l’inchiesta e descritta dagli inquirenti come in preda al terrore – è stata obbligata a comprare a suon di pressioni e di “Ti conviene!”, versando rate da 1.200 euro e prestando peraltro garanzie integralmente personali per l’operazione.

Alle indagini su Rodà, gli uomini comandati dal tenente colonnello Piergiuseppe Cananzi sono approdati sviluppando alcuni spunti investigativi, fatti dei pochi elementi filtrati attraverso la cortina di omertà che l’arrestato era riuscito ad erigere attorno a lui e alle persone oggetto delle estorsioni, procedendo inoltre ad intercettazioni telefoniche e ad approfondimenti analitici di natura finanziaria ed accertamenti bancari.

Contestualmente all’arresto – scattato in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Aosta Giuseppe Colazingari, su richiesta del pubblico ministero Luca Ceccanti, titolare delle indagini – i militari hanno perquisito l’abitazione dell’uomo. Al riguardo, le Fiamme gialle riferiscono in una nota di accertato l’esistenza “di uno spazio utilizzato dalla moglie per l’esercizio non autorizzato di attività di estetista, i cui redditi saranno ricostruiti per le successive contestazioni di natura fiscale”.

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