Les amis de Nicolas, quando il calcio e la musica sono sinonimo di integrazione

Nella seconda uscita della rubrica “Straordinaria quotidianità”, realizzata in collaborazione con il CSV onlus, raccontiamo l’impegno di Leonard Yombo, che con la sua associazione permette a 40 richiedenti asilo di realizzarsi
Leonard Yombo e la squadra di calcio dei migranti
Società, Straordinaria quotidianità

A Gressan, una quarantina di ragazzi delle cooperative si incontra per fare, due volte alla settimana, quello che più amano: giocare a calcio. Vengono dal Senegal, Costa d’Avorio, Mali, Guinea, Gambia, Nigeria, Somalia, Ghana, Togo e arrivano da Sarre, da Aosta, ma anche da Saint Marcel o da Nus; in autobus, in bici o a piedi. A dare loro quest’opportunità è l’associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale “Les amis de Nicolas”, creata nel 2014 da Leonard Yombo.

Leonard, trentaduenne camerunense, ha viaggiato molto per il calcio, ed ha provato sulla propria pelle cosa si prova a stare lontano da casa in condizioni di limbo. Per questo motivo ha dato vita all’associazione: “Anche se siamo neri, nella pelle abbiamo delle qualità, dobbiamo far valere quello che sappiamo fare”, dice ridendo. “Canto, cucito, calcio sono nel nostro DNA. Volevo chiamare l’associazione “ADN”, appunto DNA in italiano, ma mia moglie mi ha detto che ci voleva un significato per l’acronimo. Così i primi tempi venivo qui con mio figlio di appena sei mesi, Nicolas, lo lasciavo ai ragazzi, che se lo coccolavano, erano suoi amici: Les amis de Nicolas, che diventa proprio A.D.N. Voilà, perfetto”.

Inizialmente sotto Projet Formation, il trasferimento di questi ultimi ha privato Leonard e i suoi di una sede. I laboratori di canto sono comunque continuati, anche grazie alla Diocesi di Aosta: “La mia idea è quella di valorizzare la nostra cultura ma, essendo in Europa, dobbiamo anche piacere: per questo facevamo una musica in stile africano ma con testi in italiano”, spiega Leonard, che canta, suona la chitarra e lo djembé. “Abbiamo fatto qualche concerto, anche a Valtournenche, e la gente ci diceva che dovevamo andare a Sanremo. Abbiamo fatto un concerto anche nella parrocchia di Saint-Martin-de-Corléans, per raccogliere qualche soldo per autofinanziarci, ma la cosa non è andata a buon fine. Voglio però ringraziare tutti quelli che hanno dato in qualche modo il proprio contributo, don Albino e don Nicola di Saint-Martin, la Cattedrale, che ci hanno anche messo a disposizione una sala dove provare”.

Senza una sede, anche i laboratori di canto sono stati messi da parte, ed a “Les amis de Nicolas” è rimasto il calcio. Il sogno di Leonard di portare i suoi ragazzi a disputare un torneo si è realizzato quest’anno, grazie al Campionato Algida organizzato dall’ASD Valdostana. I risultati sono ottimi: dopo 6 giornate, la squadra si ritrova al secondo posto in classifica, con 3 vittorie e 3 sconfitte dovute a problemi con le visite mediche. “Il risultato è positivo, è quello che volevo vedere, e mi dà grande soddisfazione il fatto che molti dei miei giocatori siano stati adocchiati dalle società di calcio: alcuni già si allenano con CGC, Aosta 511, e anche Charvensod. Giochiamo il lunedì a Charvensod, e anche chi non gioca viene a fare il tifo: la tribuna è tutta nera!”, scherza ancora Leonard. “Peccato per le partite perse per le visite mediche. Io non ho mai chiesto niente, ma sotto questo aspetto ho chiesto alle cooperative di occuparsene, così come per le sanzioni per ammonizioni ed espulsioni: non posso pagare io. Alla prima partita eravamo solo in 7 in regola, e abbiamo perso 3-0. Poi per fortuna le cooperative hanno dato una grande mano”.

Purtroppo, Leonard è abbastanza sfiduciato per il futuro: “Ho messo la mia passione davanti a tutto e ci sto rimettendo. Con i soldi raccolti con i concerti abbiamo potuto comprare il materiale sportivo, palloni, divise. Ringrazio il Comune di Gressan, l’Aygreville, Marco Giovinazzo e la famiglia Zoppo, che ci permettono di giocare qui e ci danno anche il materiale dismesso. Se non ci fosse il campo, avrei già mollato tutto. Senza qualcuno che ti dia una mano è impossibile andare avanti, non so l’anno prossimo cosa potrò fare: chi me lo fa fare? Io credo che l’associazione sia utile anche per la Regione, per il valore sportivo e sociale di quello che facciamo per questi 40 ragazzi, impegnati per due o tre pomeriggi alla settimana”.

Per informazioni:
Les amis de Nicolas – associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale
T +39 389 446 61 69
E amisdenicolas@libero.it

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