Lega Nord: “Gli alloggi Erp non vadano a chi è proprietario di immobili nel proprio paese”

La proposta del Carroccio locale si rifà alle scelte prese dal Comune di Arezzo: controllo sulle proprietà dei richiedenti l'assegnazione di case di Edilizia residenziale pubblica e sul valore dei beni posseduti.
Da sx Andrea Manfrin, Tiziana Nisini, Sergio Ferrero e Nicoletta Spelgatti
Politica

“Abbiamo una legge regionale fatta molto male, dobbiamo rivederla, e inserire il fatto che chi sia proprietario di beni immobili anche nel proprio paese non possa accedere agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica”.

Così Nicoletta Spelgatti, capogruppo in Consiglio comunale della Lega Nord, ha spiegato in conferenza stampa i piani del Carroccio per la gestione degli appartamenti Erp e di quelli a disposizione dell'Emergenza abitativa: “Vogliamo fare pressione a livello regionale – aggiunge Spelgatti – perché la normativa va adeguata e cambiata. Non è discriminazione, serve equità, perché oggi sono gli stranieri a non essere controllati, chiediamo semplicemente pari opportunità tra loro e gli italiani”.

A sostegno della proposta l'esperienza di Tiziana Nisini, assessore leghista alle Politiche sociali del Comune di Arezzo, che recentemente visto approvare una delibera in quella direzione: “Per il nuovo bando di assegnazione Erp abbiamo deciso che chi richiede una casa non deve avere delle proprietà, richiedendo la documentazione sullo stato immobiliare all'estero”. Scelta che, dall'apertura del bando nel febbraio 2016 ed entrato in vigore a fine agosto, ha già scaturito i primi effetti: “Ora gli alloggi (circa 1200 nel Comune di Arezzo) sono assegnati al 75% a famiglie italiane mentre prima eravamo intorno al 45%. Il restante è assegnato agli stranieri, che da noi sono il12% della popolazione. Mi auguro che questi criteri vengano adottati ovunque perché prima ci sono gli italiani”.

“Oggi le assegnazioni agli stranieri sfiora il 40% – ha spiegato invece Andrea Manfrin – a fronte dell'8% circa di presenze sul territorio comunale, una sproporzione evidente. Smentiamo coi fatti che vengano qui a contribuire al nostro Pil, invece un sacco di disperati che chiedono assistenza ai nostri enti sociali. In questo comune poi manca ogni tipo di controllo: alcuni contratti per case Erp sono stati rescissi perché alcuni assegnatari passavano la maggior parte del proprio tempo nel paese d'origine e facevano le vacanze ad Aosta, e dopo una segnalazione abbiamo rinvenuto anche una barca immatricolata all'estero che siamo riusciti a collegare ad un cittadino extracomunitario assegnatario di casa popolare”.

Oltre al patrimonio immobiliare nel Paese d'origine, poi, la Lega chiede anche un maggior controllo sulle proprietà in generale, come avviene ad Arezzo: “Chiediamo si richieda esplicitamente – chiude Spelgatti – la non titolarità di beni di valore superiore ai 25mila euro, perché se hai necessità non puoi richiedere di farti assegnare una casa Erp o l'emergenza abitativa avendo un bene costoso come ad esempio un Suv. È un criterio che va assolutamente aggiunto alla nostra normativa”.

0 risposte

  1. A me, nonostante sia stata parecchio tempo in lista di attesa, l’impiegata mi
    Ha detto che mi avrebbero cancellata dalle liste ( ed avevo due figli piccoli che andavano a scuola ad Aosta, lavoravo ad Aosta, ed ero residente da sempre ad Aosta)che le case le avrebbero assegnate alle famiglie di bambini con handicap. Ed io tutta la vita a tribolare

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