La Valle d’Aosta festeggia la ricostituzione dei Comuni

A partire dal 1928 venne ridisegnata la geografia locale con le italianizzazioni dei toponimi. Un evento in programma il 16 settembre nella sala Viglino di Palazzo regionale.
La ricostituzione dei comuni valdostani

Settant’anni fa venivano ricostituiti, dopo il ventennio del regime fascista, i comuni valdostani. La Valle d’Aosta celebrerà quell’evento con una serata di riflessione storica e istituzionale – il 16 settembre alle 17,30 nella sala delle manifestazioni di Palazzo regionale – dal titolo “1946/2016 la Reconstitution des Communes Valdôtaines”.

Nel corso del Ventennio, tramite Regi Decreti, numerosi enti locali furono aggregati ad altri, perdendo la propria autonomia istituzionale e amministrativa. A partire dal 1928 venne così ridisegnata, d’imperio e in maniera del tutto artificiosa, la geografia locale della Valle d’Aosta. Le inedite rappresentanze territoriali facevano il paio con le italianizzazioni dei toponimi che, in nome dell’ideologia nazionalista, simboleggiavano il rifiuto del retaggio identitario e culturale francofono. La fine del nazifascismo e l’avvio di una nuova esperienza democratica permise quindi alla comunità valdostana e alle collettività locali di riprendere il filo di una secolare autonomia. In particolare, il 1° gennaio 1946, data decisiva per la nostra storia recente, il territorio valdostano tornò sotto il pieno controllo dello Stato italiano dopo l’occupazione delle truppe alleate e, al tempo stesso, si aprì una fase di assestamento politico, istituzionale e amministrativo che, nel corso di alcuni anni, coinvolse le diverse Istituzioni, definendo il peculiare Sistema delle autonomie della Valle d’Aosta.

Per questo motivo, nel 2016, il sistema degli enti locali celebra i 70 anni della ricostituzione dei Comuni valdostani nella loro articolazione originaria e tradizionale. L’occasione permette anche di richiamare come le denominazioni ufficiali, variamente declinate, siano state anch’esse ripristinate per il tramite di opportune leggi regionali nei decenni successivi.

Dopo i saluti istituzionali del presidente del CPEL Franco Manes, del presidente del Consiglio regionale Andrea Rosset e del presidente della Regione Augusto Rollandin, sono previsti gli interventi degli storici Joseph Rivolin, dirigente degli Archivi storici regionali, e di Daria Pulz, direttrice dell’Istituto storico della Resistenza. Sarà questa l’occasione per ripercorrere le vicende storico-istituzionali che hanno definito l'architettura dei Comuni valdostani.

Ai Sindaci dei 30 Comuni soppressi o modificati dal regime fascista e quindi interessati dalla ricostituzione sarà poi consegnata una pergamena che riproduce i Decreti ricostituivi siglati, fra i mesi di aprile e di settembre del 1946, dal presidente del Consiglio Valle Federico Chabod.

L’evento – organizzato dal Consiglio permanente degli enti locali, dalla Presidenza della Regione autonoma Valle d’Aosta e dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, con il sostegno del comitato per il 70esimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia – sarà moderato dal vicepresidente del CPEL, Ronny Borbey E’ prevista anche la partecipazione della Corale di Valgrisenche, guidata dal maestro Angelo Filippini.

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