La finanziaria regionale è legge. “Ora si apra la verifica di maggioranza”

La richiesta arriva da Uvp, Pour Notre Vallée, Stella Alpina e dal consigliere Uv La Torre, poco prima del varo dei due disegni della finanziaria regionale (approvati con il voto contrario delle opposizioni). 
La Torre, Restano, Bertschy e Marquis
Politica

Il post bilancio regionale come punto di “ripartenza” e di “verifica strutturale” all’interno della maggioranza. Sono questi alcuni dei messaggi politici che arrivano al Governo regionale dai banchi di Uvp, Pour Notre Vallée, Stella Alpina e dal consigliere Uv La Torre, poco prima del varo dei due disegni di legge di bilancio (approvati con il voto contrario delle opposizioni). 

“Finalmente all'interno della maggioranza c'è l'intenzione di confrontarci. Se ognuno è coerente e lavora correttamente, a nostro avviso in quest'ultima parte di Legislatura possiamo agire bene nei confronti dei cittadini; altrimenti resterà il rischio di marcarci a vista. Ora in maggioranza potremo fare una riflessione, una verifica strutturale per proseguire insieme dopo aver stabilito dove vogliamo andare” ha detto il capogruppo Uvp Luigi Berschy. Sulla stessa linea Claudio Restano di  Pour Notre Vallée “E’ necessario fare una verifica strutturale della maggioranza che consideri anche la presenza di Pour Notre Vallée, perché noi vogliamo significare”. A chiedere che si apra un’analisi è anche il Presidente della II Commissione, Leonardo La Torre: “Bisogna aggiornare gli obiettivi e le strategie di rilancio focalizzandosi sui metodi, bisogna approfondire il percorso, il rapporto fra le diverse forze politiche per trovare quel punto di equilibrio e di rispetto necessario per supportare questo progetto di rilancio”.  Chiede un “programma nuovo” il Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis: “Non potremo più tirare a campare dopo l'approvazione di questo bilancio, dovremo darci una bella sveglia per ridare fiato e speranza alla Valle d'Aosta e soprattutto a chi vive in situazione di difficoltà”.

Si smarca il Pd dalle richieste dei colleghi. Il capogruppo Jean-Pierre Guichardaz  definisce le ultime settimane di confronto sul bilancio regionale “un bel momento politico, abbiamo assistito e operato in un clima di bella dialettica”.

I messaggi del fronte, creatosi all’interno della maggioranza nelle ultime settimane, trovano una immediata risposta dal Presidente della Regione, Rollandin. “Questo dibattito ha avuto delle fasi molto politiche e altre tecniche, queste possono essere propedeutiche ad altre fasi politiche. Bisogna avere la lealtà di riconoscere che per portare avanti un programma ci vuole un dibattito se si è in buonafede, se gli obiettivi sono però altri… Ci sono le basi per fare dopo il bilancio un buon lavoro, è da vedere se questo lavoro coordinato troverà gli spazi per andare a realizzare i punti programmatici proposti e altri che ne arriveranno, facendo attenzione a quello che ci prepara questa fase molto delicata di rapporti politici non solo in Valle ma anche fuori Valle”.

Tutto incentrato sull’attuale fase politica anche l’intervento del consigliere del M5S, Roberto Cognetta.  “Ha vinto chi costruisce i ponti e non i muri, probabilmente il vento del cambiamento è arrivato anche qui”. Da Albert Chatrian di Alpe e da Elso Gerandin di Uvp è arrivato un ringraziamento ad una parte dell’attuale maggioranza per l’approvazione di diversi emendamenti “Per la prima volta la maggioranza non si è trincerata dietro il non voto perché non c’era disponibilità finanziaria” ha detto Gerandin. “Non possiamo sottovalutare l’impegno preso sul Casinò, si può condizionare e incidere anche dall’opposizione peccato che oggi su alcune scelte non avete avuto la volontà di rompere qualche raccordo che fra di voi vi siete assunti”.

I numeri del bilancio regionale
La finanziaria regionale era stata varata il 4 novembre scorso dalla Giunta regionale e aveva ottenuto il via libera dalla II Commissione mercoledì scorso 7 dicembre dopo diversi rinvii legati al 48,6 milioni di euro che il disegno di legge aveva inizialmente destinato alla Casa da gioco. 

Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo (compresi i residui differiti, il Fondo pluriennale vincolato, le contabilità speciali e le partite di giro) di 1 miliardo 669 milioni per il 2017, 1 miliardo 627 milioni 852 mila euro per il 2018 e 1 miliardo 722 milioni per il 2019.

Il totale delle entrate per il 2017 è pari a 1.414 milioni che derivano per 127 milioni dall’operazione effettuata una-tantum nel corso del 2016 sullo “stock” dei residui attivi esistenti al 31 dicembre 2015, e per 1.287 milioni da risorse previste per l’anno 2017, che pertanto costituisce il dato confrontabile con i precedenti bilanci (cd competenza pura). L’accantonamento per la partecipazione della Regione al risanamento della finanza pubblica ammonta, per il 2017, a 217 milioni che, per effetto di un emendamento approvato in Aula si riduce a 73 milioni; in ogni caso le risorse effettivamente disponibili saranno, pertanto, pari a 1.072 milioni, con un incremento del 6% rispetto al precedente esercizio.

Per il 2017, al netto dei residui passivi differiti e del fondo pluriennale vincolato, il totale della spesa corrente è di 1.138,6 milioni di euro, mentre la spesa di investimento è pari 135,1 milioni di euro.

Le spese sono ripartite nelle seguenti missioni: Servizi istituzionali, generali e di gestione 353 milioni di euro; Istruzione e diritto allo studio 48,70 milioni di euro; Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali 16,18 milioni; Politiche giovanili, sport e tempo libero 4,48 milioni; Turismo 5,82 milioni; Assetto del territorio ed edilizia abitativa 4,30 milioni; Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 22 milioni; Trasporti e diritto alla mobilità 49,45 milioni; Soccorso civile 10,72 milioni; Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 73,91 milioni; Tutela della salute 247,53 milioni; Sviluppo economico e competitività 17,23 milioni; Politiche per il lavoro e la formazione professionale 22,72 milioni; Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 10,53 milioni; Energia e diversificazione delle fonti energetiche 2,10 milioni; Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali 91,45 milioni.

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