La deputata Maria Chiara Gadda ad Aosta parla di spreco alimentare agli studenti

E' intervenuta all'incontro intitolato "Lotta allo spreco alimentare in Valle d'Aosta: esperienze e nuove opportunità” che si è tenuto in mattinata nel salone di Palazzo regionale
Da sx: MArco Lucchini, Maria Chiara Gadda e Fabio Molino
Economia, Società

Ad una platea formata prevalentemente da studenti delle scuole superiori della città la deputata Maria Chiara Gadda – promotrice della Legge 166 del 19 agosto 2016 che regola le “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi –  ha spiegato i principi e le domande a cui cerca di dare risposta il provvedimento legislativo che porta il suo nome.“Tutti sprechiamo, il 50% dello spreco dipende dalle abitudini scorrette delle famiglie, l’altro 50% arriva dalla filiera economica del settore alimentare che si può, anche se con non poche difficoltà, recuperare” ha sottolineato la Gadda. 

La deputata è intervenuta ospite dell'incontro dal titolo "Lotta allo spreco alimentare in Valle d'Aosta: esperienze e nuove opportunità” voluto dall’Emporio Quotidiamo, in collaborazione con l'Assessorato regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali, il CSV onlus, la LICD Vda e il Banco Alimentare.

Un'iniziativa organizzata, in particolare, per sensibilizzare i giovani sulla necessità di ridurre lo spreco a partire dal dato, emerso dai lavori odierni, che ogni famiglia in Italia (e la Valle d’Aosta non farebbe eccezione) spreca in media 4 kilogrammi di generi alimentari ogni settimana.

A poco più di un anno dalla sua entrata in vigore la legge Gadda ha dato concrete opportunità di recupero delle eccedenze sui territori. Lo ha sottolineato nel suo intervento Marco Lucchini, Segretario Nazionale Fondazione Banco Alimentare. “Nel primo anno di applicazione il recupero del Banco Alimentare è aumentato del 20% rispetto all’anno precedente, il che corrisponde a  8mila tonnellate di cibo in più.”

L’incontro si era aperto con gli indirizzi di benvenuto delle autorità e dei soggetti promotori: sono intervenuti l’Assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali Luigi Bertschy, la Presidente dell'associazione Banco alimentare della Valle d'Aosta Onlus Gioia Brunod e il presidente del Coordinamento solidarietà Valle d'Aosta Claudio Latino.

Il Presidente del CSV ha anche illustrato  i numeri relativi all’Emporio Quotidiamo, inaugurato circa un anno fa in Via Avondo ad Aosta: sono 152 le giornate di apertura mentre sono 118 le tessere erogate per un complesso di 344 clienti tra bambini, adulti ed anziani. Tra i soggetti che usufruiscono dell’emporio gli italiani con 52 tessere sono i più numerosi, seguono i marocchini con 45 tessere, gli albanesi 6 e i rumeni 4.

Il racconto di ciò che concretamente in Valle d’Aosta si fa per ridurre lo spreco e aiutare le famiglie in difficoltà è stato affidato invece alle testimonianze di giovani volontari: con la moderazione di Fabio Molino, coordinatore del CSV e responsabile operativo per Quotidiamo sono intervenuti per raccontare la loro esperienza Benjamin Buchan e Matthieu Charrère, studenti dell'Itpr di Aosta impegnati nella raccolta a favore del Banco alimentare; Gerald Matos Medina, volontario dell'emporio di Aosta Quotidiamo e Andrea Careri, volontario del Banco di Solidarietà Saint-Martin Onlus di Aosta.

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