Inchiesta Casinò, la politica sceglie il silenzio

Chiusosi da poco il Consiglio regionale, la politica non commenta a caldo la chiusura delle indagini di Procura e Corte dei Conti sulla gestione della Casa da Gioco.
Consiglio regionale
Politica

Bocche cucite. Più che una direttiva, o una strategia scelta, una sensazione – piuttosto tangibile – di sconcerto che aleggia nel Palazzo. Ancora troppo fresca la notizia della chiusura delle indagini sull’inchiesta incrociata della Procura e della Corte dei Conti sulla gestione del Casinò de la Vallée.

All’uscita dall’aula del Consiglio regionale, chiusosi pochi minuti fa, gli eletti non si fanno sfuggire uno spiffero sulle pesanti contestazioni – la magistratura contabile ha notificato tramite la Guardia di Finanza 22 provvedimenti di citazione a giudizio per 21 tra ex ed attuali componenti del Consiglio, mentre sono 8 gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari arrivati dalla Procura – piovute sull’assemblea.

Bocche cucite che si traducono in diversi “no comment” o, come spiegano rispettivamente l’Assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz e l’ex Presidente della Regione – ed Assessore nella prima giunta Rollandin – Pierluigi Marquis, soffermatisi un po' più a lungo: “Non abbiamo ancora avuto tempo di leggere le carte”.

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