Il cartellino “rosso” che fa infuriare il consigliere Padovani

L'esponente dell'Altra VdA, dirigente dell'Us Quart, ha rimediato tre giornate di squalifica nella partita persa 7 a 0 contro la Strambinese per "“ripetute offese” e per il tentativo “di aggredire fisicamente l'arbitro".
Andrea Padovani
Sport

“Rosso”, "rossonero" (per fede calcistica milanista) e “cartellino rosso”. Il consigliere regionale perde la pazienza, e si fa espellere. Il fatto però non è successo nell’aula del Consiglio ma su un campo di calcio, ed il consigliere in questione, Andrea Padovani de l’Altra Valle d’Aosta – nel gruppo consiliare Coalition Citoyenne-Mouv’ – vestiva i panni, come fa da tre anni a questa parte, di dirigente dell’US Quart.

Partita nervosa, quella dell’11 marzo del Quart contro la Strambinese, con quattro espulsi solo tra i giocatori valdostani e un pesante 7 a 0 incassato in trasferta. Tra i dirigenti, stando almeno al referto dell’arbitro che, oltre alla squalifica fino al 13 aprile comminata a Padovani – di fatto tre giornate – perché assieme al tecnico Gianluca Vigon avrebbe rivolto “ripetute offese all'arbitro” e per il tentativo “di aggredire fisicamente l'arbitro, non riuscendoci in quanto trattenuto da altri dirigenti”, ha visto una pioggia di sanzioni e squalifiche sulla squadra valdostana.

La società è infatti stata multata di 50 euro per “il comportamento offensivo dei propri sostenitori, durante la gara, nei confronti dell'arbitro”, mentre l’altro dirigente, René Baldon – inibito anch’egli fino al 13 aprile – è stato “allontanato dal campo per comportamento antisportivo ed offensivo” nei confronti del Direttore di gara.

Sorte non dissimile per i calciatori della squadra valdostana con tre espulsi squalificati per una giornata (Angiulli, Romeo e Nex) ed uno – Simone Chierici – per tre giornate per, si legge nel referto, “condotta violenta, consistente nell'aver reagito alla notifica del provvedimento di ammonizione offendendo l'arbitro ed avvicinandosi a lui con fare aggressivo trattenuto da un giocatore avversario” e perché “uscendo dal terreno di gioco, rivolgeva altresì ripetute minacce all'indirizzo del direttore di gara”.

Padovani, di suo, affida a Facebook le sue scuse: “Sono tanti anni ormai che mi occupo di calcio dilettantistico valdostano come dirigente di squadra. Da 3 anni sono all'US Quart, una famiglia più che una squadra dove ho tanti fratelli. In quell’occasione, al termine di una partita nella quale pensavo e penso che un arbitro ci abbia fatto molti torti che hanno pregiudicato il corso della partita stessa, sbagliando, ho rivolto qualche parola di troppo nei confronti del direttore di gara. Ho sbagliato, lo ripeto, ma quando penso di subire un torto, quando penso che i miei compagni di squadra subiscano un torto mi arrabbio e pure molto. So che non si dovrebbe fare, ma così è stato”.

Ma non solo, il Consigliere ne approfitta per una “tirata d’orecchie” ai giornali che hanno dato enfasi alla notizia: “Il punto centrale però è un altro. Nello scorso consiglio ho presentato, insieme ad alcuni colleghi, una proposta di legge per aumentare la trasparenza delle nomine nelle società partecipate e fare in modo che smettessero di essere merce di scambio politico-elettorale. Si sarebbe trattato di un provvedimento importante, visto il ruolo delle società partecipate nell’economia valdostana. Però di questo non hanno parlato. Niente. Nada. Zero. Quindi mi chiedo: come può il gossip essere più importante di qualcosa fatto nell’interesse delle valdostane e dei valdostani?”.

 

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