Hyundai Tucson, la più europea delle asiatiche

L’ultima nata della casa coreana ha tutte le carte in regola per accattivarsi le simpatie del mercato continentale.
Hyundai Tucson
Gioie e Motori

È la più "europea" tra le asiatiche. Sarà perché l'Head Quarter si trova a Francoforte, perché viene prodotto in Repubblica Ceca, perché, soprattutto, è la creazione di un designer italianissimo, Nicola Danza, la Hyundai Tucson ha tutte le carte in regola per accattivarsi le simpatie del mercato continentale.

Sostituisce un modello di grande successo, la IX 35, che possedeva tante caratteristiche vincenti: il look innovativo, la comodità di guida e a bordo con dimensioni contenute, motorizzazioni in grado di soddisfare le esigenze più svariate. Non era facile fare di meglio: si poteva pensare che, forse, la IX 35 era stata giubilata troppo in fretta. Invece, la nuova Tucson, che riprende la denominazione del vecchio modello, ha subito conquistato.

Oggi vanno di moda le contaminazioni, per raggiungere gli umori della clientela. Anche la Tucson deriva da una contaminazione, tra SUV, che resta la sua essenza, e vettura sportiva. Un mix veramente riuscito, perché gli atout del SUV vengono esaltati da una vocazione più brillante, che si nota già dalla carrozzeria, con l'assetto ribassato. Probabilmente, una soluzione che farà scuola. Quindi, una linea filante e allo stesso tempo muscolosa, con nervature che danno il senso della profondità, passaruota imponenti, una sensazione complessiva di agilità ed eleganza, senza pretermettere la robustezza.

Rispetto alla IX 35, le dimensioni aumentano e, grazie all'ottimizzazione degli spazi, a bordo si è ancora più comodi e rilassati. Gli interni sono di buona qualità, con alcune chicche come i sedili anteriori riscaldati e ventilati, il tetto panoramico, il volante riscaldato come optionals. L'infotainment prevede il nuovo navigatore con LIVE Services, che assicura, attraverso l'abbonamento omaggio per sette anni, precise informazioni sul traffico, rilevatori di velocità, meteo e servizi locali.

Sul versante sicurezza, il sistema RTCA (Rear Traffic Cross Alert) è utile, grazie al radar a 180°, per rilevare l'avvicinarsi di altri veicoli quando si esce da un parcheggio con ridotta visibilità laterale. Inoltre, il Sistema di frenata di emergenza assistita (AEB) avvisa della prossimità di pedoni e altri veicoli, con frenata autonoma, e il Sistema di mantenimento della corsia avverte, con segnali visivi e acustici e correzione dello sterzo, dell'allontanamento non intenzionale dalla carreggiata. In più, il Rilevatore di angolo cieco (BSD) e le informazioni sui limiti di velocità, grazie al riconoscimento dei segnali stradali.

Capitolo propulsori. Due i benzina, entrambi 1.6 litri a quattro cilindri e 16 valvole – sovralimentato quello destinato alla versione a quattro ruote motrici, che vanta un'accelerazione da 0 a 100 km/h di poco superiore a 9" e una velocità massima di 202 km/h. Due i diesel, un 1.7 CRDi declinato a 115 – particolarmente elastico e progressivo – e 141 cavalli e un 2.0, dotato di 136 e 185 cavalli. La trazione integrale con sistema ATCC (Advanced Traction Cornering Control) conferisce una marcata stabilità. Prezzi da euro 22.000.

 

Enrico Formento Dojot

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte