Grande rimonta di Marco Béthaz, la sua prima volta al Tor des Géants è strepitosa

Una partenza in sordina, attorno alla trentesima posizione nelle rilevazioni cronometriche del primo giorno, poi un gran recupero fino alla top ten. E ora, a meno di 100km dall'arrivo, il podio è a 'sole' 2 ore.
Marco Béthaz
Speciale Trail, Sport

C’è un valdostano che sta facendo un Tor des Géants fenomenale: è Marco Béthaz, classe 1964 di Valgrisenche, alla sua primissima partecipazione in assoluto.

Una partenza in sordina, attorno alla trentesima posizione nelle rilevazioni cronometriche del primo giorno, e poi, pian piano, con la forza della costanza, un gran recupero fino alla settima posizione a Champoluc (ottavo a Valtournenche dopo una sosta più lunga di quella di Lisa Borzani), rosicchiando decine di minuti sul terzetto davanti a lui composto da Eric Ressencourt, Pablo Criado TocaAndrea Macchi. Due ore e mezza lo svantaggio dagli ultimi due questa notte al rifugio Balma, che si è assottigliato a 27 minuti a Champoluc nel pomeriggio di oggi. Ora, dopo aver recuperato un po' di energie a Valtournenche, è dietro di loro di un'ora e dieci minuti. Tra Gressoney e Champoluc è stato una scheggia: 4 ore e 7 minuti, contro le 4 ore e 21 minuti del leader della classifica, Oliviero Bosatelli.

“Ho un po’ di problemi al tibiale, in discesa, ma sto bene. Sono partito tranquillo, soprattutto perché faceva molto caldo. Di giorno vado con più calma, la sera riesco a esprimermi meglio, sono più a mio agio”.

Marco si appresta quindi ad affrontare l’ultima notte di questo suo primo Tor des Géants. A Champoluc mancano circa 100 km all’arrivo, siamo a due terzi del percorso: “La parte che mi aspetta l’ho provata una volta, ma la più difficile era quella da Donnas a Gressoney, e quella è fatta”.

Un’ottima stagione per lui quest’anno, con la vittoria del Gran Paradiso Trail a fine agosto insieme a Lisa Borzani per la parte femminile, con la quale ha fatto parte del percorso in questi giorni. È in forma, e si vede: “Non mi aspettavo assolutamente di essere tra i primi dieci, volevo solo vivere questo mio primo Tor come un bel viaggio”. A sostenerlo dappertutto ci sono gli amici e, soprattutto, la famiglia, con la mamma e le sorelle Carla e Milena. Proprio Milena, campionessa mondiale di corsa in montagna nel 2000, è fonte di ispirazione e forza, per Marco: colpita da un fulmine e caduta in coma per alcuni giorni, è tornata a lavorare nel Parco Nazionale Gran Paradiso e, nell’estate del 2015, è arrivata fino in cima al Gran Paradiso, a quota 4081 metri.

Come detto, Marco è alla sua prima partecipazione al Tor des Géants, ma la settimana scorsa ha fatto il volontario per il 4K Alpine Endurance Trail: “Un po’ per uno… Purtroppo quest’anno è tutto un po’ più sottotono, si è notata la spaccatura. La popolazione, però, ha fatto un grande sforzo, ed entrambe le manifestazioni sono riuscite bene”.

Anche se il pubblico valdostano ha da tempo adottato Pablo Criado, non sarà certo dispiaciuto se l’epica rimonta di Marco Béthaz dovesse portarlo davanti allo spagnolo: “C’è un sacco di gente sul percorso che mi fa il tifo!”.

 

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