Finanziaria regionale, per il 2017 più risorse per sanità e politiche sociali

Prorogato anche per il 2017 il Fondo per il contrasto alla povertà e per il sostegno all’economia locale per 12 milioni di euro. Arriva un bonus fino a 500mila euro per i comuni virtuosi. Soppressa l'Arss. Novità in tema di vitalizio.
Palazzo regionale
Politica

Crescono le risorse per la sanità e le politiche sociali. La finanziaria 2017, varata venerdì scorso dalla Giunta regionale, destina 245.910.000 di euro alla sanità (l’anno scorso erano 233 milioni) mentre i fondi per le politiche sociali passano da 53 milioni e 700mila euro del 2016 agli 82 milioni e mezzo del 2017.

Il trasferimento per gli enti locali messo a bilancio è di 94.148.129 euro. Previsto un bonus fino a 500mila euro per quegli enti che hanno rispettato gli obblighi sull’esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi. Sempre per questi enti virtuosi sarà possibile incrementare il limite assunzione fino al 75%. Viene prorogato anche per il 2017 il Fondo per il contrasto alla povertà e per il sostegno all’economia locale per 12 milioni di euro.

Nelle pieghe della legge finanziaria arriva poi un allungamento della sospensione dell’adeguamento Istat dell’assegno vitalizio e dell’indennità di carica fino al 2027 (la scorsa finanziaria si fermava al 2018). Sempre in tema di vitalizio è prevista la possibilità entro il marzo 2017 di chiedere la liquidazione della propria posizione in forma di capitale. Ai consiglieri regionali di legislature antecedenti a quella in corso alla data di entrata in vigore della legge, che hanno maturato il diritto all’assegno vitalizio nel regime della prestazione definitiva, ma che non hanno ancora raggiunto il limite di età, nonché ai consiglieri regionali in carica alla data di entrata in vigore della legge, che hanno una posizione nel regime della prestazione definita, è data facoltà entro e non oltre il 31 marzo 2017 di optare per il regime della capitalizzazione. In entrambi i casi il capitale spettante verrà abbattuto dell'11%.

Dopo l’ampia discussione in Consiglio e ancora prima con i sindacati viene corretto il tiro sugli operai e impiegati forestali e gli esperti formatori dell’ex Agenzia del lavoro, assunti a tempo indeterminato dalla Regione con contratto di natura privatista.  All’articolo 4 (Disposizioni in materia di contenimento della spesa per il personale), comma 3 si legge: “Per l’anno 2017 la Giunta definisce i criteri e le modalità per la ricollocazione del personale dell’ex Direzione Agenzia regionale del lavoro e degli operai e impiegati agricolo-forestali assunti con contratto di diritto privato in enti, anche di nuova istituzione, al fine di razionalizzare e di meglio organizzare l’esercizio delle relative funzioni, salvaguardandone la professionalità acquisita presso la Regione”

Per una o più agenzie in procinto di nascere, una morirà. Si tratta dell’Arss, l’agenzia regionale per le relazioni sindacali che l’articolo 5 della finanziaria regionale sopprime dal 1° marzo 2017. Il personale in servizio verrà inquadrato presso l’Amministrazione regionale mentre presso la Presidenza della Regione verrà istituita la delegazione trattante di parte pubblica, composta da un presidente e da quattro componenti.

Sono all’articolo 19 invece le disposizioni che stanno infiammando il Consiglio regionale: Cva quotata in borsa ma soprattutto il riconoscimento a Casinò de la Vallée di 28 milioni e 600mila euro a titolo di “ristoro dei maggiori costi organizzativi e gestionali sostenuti dalla società nel periodo di effettuazione degli interventi di ristrutturazione attraverso l’utilizzo delle risorse disponibili sul Fondo di dotazione della gestione speciale costituito presso Finaosta”. Previsto inoltre per il 2018 l’estinzione dei 20 milioni di euro dei debiti contratti da Casinò con Finaosta. Il fondo della Finanziaria regionale verrà incrementato dalle riserve risultanti nel bilancio certificato del 2015, distribuite da Cva, anche in più soluzioni, in relazione al processo di quotazione.  Per il 2017 Finaosta è, inoltre, autorizzata a riservare alla Regione, anche in più soluzioni, le somme disponibili sul fondo di dotazione speciale, per 51 milioni e 400mila euro, alimentato dalle riserve distribuite da Cva nel processo di quotazione. 

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