Cva, arrivata la richiesta di un consiglio regionale straordinario

Secondo quanto si è appreso l'Assemblea avrà un unico punto: costituzione di una commissione d'inchiesta sulla questione delle turbine cinesi. 
Da sinistra Paolo Giachino e Riccardo Trisoldi
Politica

Nessun passo indietro. Su Cva i gruppi consiliari, con l'eccezione di Pd e Uv, vanno dritti, in assenza delle dimissioni dei vertici, sulla richiesta di un consiglio regionale straordinario. Il deposito della richiesta è attesa nel pomeriggio di oggi. Secondo quanto si è appreso l'Assemblea avrà un unico punto: costituzione di una commissione d'inchiesta sulla questione delle turbine cinesi. 

Il 25 gennaio scorso il Consiglio regionale, all'unanimità, ha votato una risoluzione che chiedeva al presidente della Regione, Augusto Rollandin, di "intervenire per il tramite di Finaosta al fine di dare mandato al cda di Cva per rimuovere dai rispettivi incarichi il presidente Riccardo Trisoldi e il direttore Paolo Giachino".  Nei giorni scorsi la finanziaria regionale ha fatto però sapere di voler affidare ad uno studio legale un parere pro-veritate per dar corso alla risoluzione "onde prevenire eventuali contenziosi in danno alla società". Decisione che non è piaciuta ad Alpe, Uvp, M5S, Stella Alpina, Pour Notre Vallée e gruppo misto che mercoledì nel tardo pomeriggio hanno lanciato un ultimatum: o dimissioni in 24 ore o sarà consiglio straordinario con un eventuale "richiesta di danni".

A valutare ora la richiesta di convocazione del Consiglio straordinario – la sessione deve avere luogo entro venti giorni dalla presentazione della domanda – sarà il Presidente dell'Assemblea regionale, Andrea Rosset. Sul fronte politico, per capire se il progetto di dar vita ad un governo di salute pubblica guidato dall'ex Assessore alla sanità Antonio Fosson andrà in porto, bisognerà aspettare il 14 febbraio quando sono attese le decisioni di un altro palazzo, quello della Giustizia di Torino.

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