Cardiologia, dall’autunno al “Parini” sei interventi con l’innovativa tecnica mini invasiva

Gli interventi consistono nell'utilizzo di un piccolo tubicino flessibile inserito in una vena dell’inguine. Era la prima volta che questa tipologia di intervento veniva eseguita presso l’ospedale di Aosta.
Ospedale Parini
Società

Sei interventi innovativi, realizzati con la tecnica mini invasiva. “Nel mese di settembre – scrive l’Azienda Usl in una nota – l’équipe di Cardiologia ha eseguito il primo intervento di occlusione dell’auricola atriale con tecnica mini invasiva e approccio interamente percutaneo, utilizzando un piccolo tubicino flessibile inserito in una vena dell’inguine. Era la prima volta che questa innovativa tipologia di intervento veniva eseguita presso l’ospedale ‘Parini’ di Aosta”.

A livello pratico, una volta fatta l’anestesia, l’équipe ha eseguito il posizionamento di un dispositivo occludente all’interno dell’auricola sinistra del cuore in un paziente in fibrillazione atriale che, per ragioni cliniche, non poteva più seguire la consueta terapia  farmacologica a base di anticoagulanti orali.

“In corso di fibrillazione atriale nell’auricola sinistra – ha spiegato il dottor Francesco Pisano, specialista cardiologo che ha guidato l’équipe interventistica – si rilevano spesso formazioni trombotiche che possono dare origine ad ictus ed embolie periferiche, in alcuni casi invalidanti. Per prevenire le embolie si ricorre alla somministrazione di anticoagulanti orali che ostacolano la formazione di coaguli del cuore. In pazienti con patologie correlate o per prevenire il rischio di emorragie, si può prendere in considerazione, come alternativa, la chiusura dell’auricola atriale sinistra”.

Concluso l’intervento con successo – col paziente dimesso alcuni giorni dopo, e che non ha necessitato nessun tipo di riabilitazione ma solamente di controlli ecografici in programma tra qualche mese –, con la supervisione del dottor Pagnotta dell’ospedale Humanitas di Milano,  ne sono seguiti altri cinque, sempre in pazienti affetti da fibrillazione atriale.

“Siamo in grado – conclude Pisano – di fornire una risposta concreta e di alto livello qualitativo ai cittadini valdostani che prima erano costretti a recarsi in strutture ospedaliere extraregionali. Tra l’altro la specializzazione in questa delicata tecnica chirurgica amplia ulteriormente il campo di attività del nostro reparto”.

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