Aosta: stretta sulle macchinette, approvato il regolamento sull’azzardopatia

Limiti orari di 11 ore al giorno non consecutive per le macchinette che entro due anni diventeranno 8, apparecchi confinati in zone delimitate dei locali e non visibili dall'esterno e impossibilità di apertura a meno di 500 metri dai luoghi sensibili.
Immagine di repertorio
Politica

Dopo 8 mesi di passaggi in Commissioni consiliari, da oggi, il Comune di Aosta ha il suo regolamento di contrasto all'azzardopatia. Un percorso lungo e frastagliato, nel quale non sono mancate le polemiche degli esercenti, che finalmente ha viso la luce stamattina con l'approvazione all'unanimità da parte della I e della III Commissione riunite in attesa del via libera definitivo del prossimo Consiglio comunale del 13 dicembre.

Una volta affrontato il passaggio nell'assemblea cittadina gli esercizi commerciali del Capoluogo avranno 90 giorni – e non più 150, come si prevedeva inizialmente – per adattarsi alle nuove direttive.

Diversi i punti significativi sul documento: “Per l'apertura di nuove sale giochi o il trasferimento di quelle già esistenti – spiega il Presidente della 'Terza' Vincenzo Caminiti – si rispettano i criteri della legge regionale 15/2015, ovvero la distanza minima di 500 metri da scuole; strutture culturali, ricreative e sportive; residenziali o semiresidenziali in ambito sanitario; ludoteche; luoghi di culto e sensibili che l'amministrazione può decidere di implementare”. La misurazione delle distanze partirà dal centro della porta d'ingresso del locale fino al centro porta del 'luogo sensibile', sfruttando il percorso più breve.

Viene inserito inoltre l'obbligo di installare le macchinette in un'area specificatamente dedicata, delimitata, segnalata e controllata nella quale si vieta l'accesso ai minori, e che non deve essere visibile dall'esterno. Parte esterna del locale nel quale non è concessa la possibilità di mettere cartelli – neanche digitali – che segnalino la possibilità di giocare d'azzardo all'interno.

Uno dei nodi più complessi d sciogliere è stato invece quello degli orari di accensione e spegnimento delle macchinette, superato con la decisione di cominciare con 11 ore di accensione massime dalle ore 9.00 alle 12.00, dalle 15.00 alle 19.00 e dalle 21.00 alle 1.00 di tutti i giorni, festivi inclusi. Entro un anno dall'entrata in vigore del regolamento scatta la riduzione – via Ordinanza del Sindaco – di un'altra ora, e di altre due dopo due anni, arrivando alle 8 ore di accensione – non consecutive – decise dalla Commissione. Al di fuori delle fasce orarie previste gli apparecchi dovranno essere spenti e disattivati, ed il titolare dell'esercizio dovrà comunicare in maniera ben visibile – e solo all'interno – l'orario di funzionamento al pubblico, sottolineando il periodo di chiusura, non quello di attivazione.

Il regolamento dà inoltre disposizioni precise circa l'esposizione della tabella dei giochi proibiti approvata dalla Questura, delle tariffe e del regolamento dei giochi su ogni singolo apparecchio, oltre a cartelli – a carico dell'esercente – che indichino la pericolosità del gioco d'azzardo ed i recapiti delle associazioni che possono aiutare nel contrasto al gioco d'azzardo patologico.

Stretta anche sull'aspetto sanzionatorio: la violazione del regolamento prevede – oltre a quelle già previste dalla legge 15/2015 – una sanziona amministrativa di 500 euro. In caso di violazioni reiterate – come da Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza – l'autorizzazione amministrativa dell'esercizio sarà sospesa per un periodo da 1 a 30 giorni. Le funzioni di vigilanza saranno in capo alla Polizia Locale.

Soddisfatto anche Bruno Trentin, Presidente dell'associazione 'Mi ripiglio SOS gioco d'azzardo': “Questo regolamento è tra i migliori in assoluto – spiega – e a regime potrebbe togliere il gioco d'azzardo in Valle. Si avvicina a quello di Vienna, l'unico che ha eliminato l'azzardo da tutto il suo comune”.

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