Alpe: “Un 2017 di coerenza”. E intanto si lavora per gli appuntamenti elettorali

“Siamo stati messi alla prova come forza di possibile governo – spiega il Presidente del Galletto Alexis Vallet in conferenza stampa – ma siamo rimasti sempre fedeli ai nostri principi".
La conferenza stampa di Alpe. Da sx Lamastra, Sartore, Vallet e Chatrian
Politica

Coerenza e competenza”. Così Alpe definisce il percorso che, dalle elezioni regionali del 2013, li ha visti in un 2017 a galleggiare tra l'opposizione, la maggioranza ddi governo regionale, ed una nuova minoranza.

L'occhio guarda a quanto fatto ma, inevitabilmente, scollina al 2018: “Siamo stati messi alla prova come forza di possibile governo – spiega il Presidente del Galletto Alexis Vallet in conferenza stampa – ma siamo rimasti sempre fedeli ai nostri principi. Alla fine ci troviamo in una situazione paradossale, con la quinta diversa maggioranza ed il Presidente che, di base, era il capo dell'opposizione. Una politica d'altri tempi, una lotta fra bande che ha l'orizzonte puntato tra 5 mesi e nient'altro, fingendo di cambiare tutto per non cambiare nulla”.

Il progetto però, che potrebbe partire dal “Forum del l'Autonomie”: “Un progetto tra chi da marzo sta lavorando assieme – prosegue Vallet – ma anche dei 'lavori in corso'”. Perché a marzo si votano il deputato ed il senatore valdostani: “Vedremo entro metà gennaio con le persone che condividono un percorso senza ambiguità, l'idea è quella di presentare due candidati”.

 

La situazione in Consiglio regionale
Il 2017 in piazza Deffeyes, invece, lo racconta il capogruppo Albert Chatrian: “Ci abbiamo messo la faccia, preso enormi responsabilità e cercato di cambiare il modo di fare politica cambiando le regole del gioco. In poco tempo abbiamo affrontato emergenze impellenti, messo in sicurezza il Casinò abbattendo costi e senza licenziare nessuno, e dimostrando che le bugie hanno le gambe corte”.

Un'azione secondo l'ex assessore alle Finanze bloccata dal “fantasma” degli ex alleati di Uvp che aleggia nella conferenza: “Un percorso bocciato per premiare la mediocrità, per questo qualcuno ha pensato di confezionare un nuovo governo solo per arrivare al 42% alle elezioni. Per il 2018 è invece da perseguire un percorso fatto di merito, delle persone migliori al posto giusto. Un modello per fare la differenza per le prossime generazioni e non solo per le prossime elezioni”.

 

Ad Aosta nessuna pianificazione”
Situazione lievemente diversa in piazza Chanoux, ma secondo Alpe non certo rosea: “Siamo una forza attiva e propositiva – spiega il Capogruppo Loris Sartore –, un'opposizione che ha portato iniziative che hanno trovato l'appoggio del Consiglio come il regolamento sulle dichiarazioni di fine vita, che hanno anticipato il Parlamento, o il Regolamento per i referendum comunali”.

“Questa amministrazione – chiude Sartore – non è in grado di pianificare a lungo termine, e guarda solo al termine della consiliatura, non lontano. Aosta è una città ferma al palo, non ha saputo scrostarsi di dosso il 'grigiore' e nessun cambiamento significativo è stato portato da questo governo.

Gli appuntamenti elettorali del 2018, Alpe si guarda attorno
Pungolato dai cronisti sulle alleanze Alexis Vallet spiega: “Non crediamo, da soli, di poter cambiare il mondo, ma ci deve essere totale condivisione sulle fondamenta, la base su cui si costruisce. Bisogna partire dal 'basso': prima definiamo la direzione riunendo i valdostani e non i partiti, poi sui principi condivisi troviamo le alleanze di cui stiamo sentendo il polso”.

E Uvp? La risposta di Vallet è secca, vista soprattutto la richiesta di puntare a due candidati indipendenti fatta da Rete democratica: “La linea di pensiero di Rete democratica è ampiamente condivisibile, e alcuni firmatari sono tra i fondatori di Alpe – ed uno Elio Riccarand, era prensente alla riunione che ha preceduto la conferenza, ndr. –ma esiste anche la realtà: definire oggi Uvp progressista è difficile. I nostri rapporti con Uvp? Nessuno, siamo su campi diversi”.

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