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Ritardi nei pagamenti in agricoltura: gli allevatori scendono in piazza

Questa mattina 400 allevatori hanno accompagnato il presidente dell'Arev, Jean-Paul Chadel in piazza Deffeyes dove è stato audito in III Commissione.
Politica

Presidio degli allevatori questa mattina in Piazza Deffeyes ad Aosta. 273 le aziende, per un totale di 400 persone scese in piazza in attesa che il presidente dell'Arev, Jean-Paul Chadel, fosse audito dalla III Commissione consiliare. 

"Siamo qui per denunciare l'imbarazzante ritardo dei pagamenti in agricoltura" dice prima di entrare a Palazzo regionale, Chadel "Abbiamo un programma di sviluppo rurale che non avanza, nonostante siamo a metà programmazione".  

Nel volantino distribuito dalle associazioni di Arev e Mouvement montagne viene ricordato come "Gli agricoltori valdostani non percepiscono i contributi spettanti dal 2015, ma continuano a fare il loro lavoro e a presidiare il territorio portando avanti gli impegni presi. Il rischio di disimpegno delle risorse è alto; la Valle d'Aosta a fine 2018 rischia di perdere 13 milioni di euro già stanziati, che tornano all'Ue. Un'altra opportunità persa, che riguarda tutta l'economia valdostana". Le due associazioni chiedono una "rapida risoluzione dei problemi che causano i ritardi nell'erogazione dei fondi", la "riorganizzazione del sistema di gestione amministrativa delle erogazioni in vista del prossimo Psr" e la "messa in campo di tutte le competenze necessarie per la stesura del nuovo Psr in costante confronto con le associazioni di categoria", oltre alla "attuazione di azioni concrete ed efficaci di valorizzazione dei prodotti locali". 

Tra i tanti allevatori in piazza abbiamo incontrato Enrico Cavagnet che nel 2010 ha lasciato in mano ai fratelli l'albergo che gestiva a Cogne per seguire la passione dell'allevamento. Purtroppo per mancanza di terreni qui in Valle d'Aosta si è dovuto trasferire in Piemonte a Roccaverano con 600 ovicaprini. In Valle d'Aosta rientra per i mesi estivi, in un alpeggio appena sotto il rifugio Sella a Cogne. Dal 2015 non riceve un centesimo e se la situazione non si sblocca a giugno prevede di chiudere l'azienda. 

All'uscita dell'audizione Chadel spiega: "Abbiamo ottenuto le risposte di una politica prossima alle elezioni regionali e che si può muovere in un'unica direzione che è quella della riconferma degli anticipi anche per gli anni che sono in sospeso il 2016 e il 2017. Ovvio che è una consolazione parziale perché permangono tantissime difficoltà".

A breve sarà convocato un incontro fra l'Assessore, i suoi tecnici, i gruppi politici rappresentati in Consiglio Valle e tutte le associazioni degli allevatori. 

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