Cosa vedremo nel cielo di settembre?

La nebulosa planetaria M27 (“Dumbbell”) nella costellazione della Volpetta. Credit: Fryns Andre (https://commons.wikimedia.org/wiki/User:Fryns )

Al termine del crepuscolo astronomico comincia la cosiddetta “notte astronomica”. Settembre, ci riserverà anche la “coppia reale” rappresentata da Cassiopea e Cefeo ma anche Mu Cephei, una delle stelle più lontane visibili a occhio nudo, a circa 3.000 anni luce di distanza. Ce ne parlano i ricercatori dell’Osservatorio astronomico regionale.

A cosa servono le ricerche dell’Osservatorio astronomico?

Illumina Aosta Jean Marc Christille osservatorio astronomico

Nel nuovo episodio di Illumina Aosta, Jean Marc Christille, direttore dell’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta, risponde ad alcune domande e curiosità sul centro di ricerca. Tra queste, il motivo per il quale è stato costruito proprio nel vallone di Saint-Barthélemy e i risvolti pratici delle ricerche intraprese.

Il cielo di novembre, tra sciami meteorici e i tesori di Pegaso e Andromeda

La Galassia di Andromeda o M31. Foto tratta da "Stars. In Viaggio tra le Stelle", P. Calcidese, ed. Espress, 2019 (https://www.espress.it/book/978-88-97412-69-4/stars/)

Quest’anno novembre, nonostante la sua consueta durata di 30 giorni, ci regalerà ben cinque fasi lunari visibili. Intanto, tra Tra le due Orse (Maggiore e Minore) si snoda una costellazione molto antica: Draco. A spiegarci perché vale la pena passare un po’ di tempo “con il naso all’insù” sono ricercatori dell’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta.

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