Primarie Pd, Donzel e Tonino presentano la propria mozione: “Questo è un programma di governo”

Il modello col quale il "ticket" si candida alla Segreteria dem locale punta al riformismo del governo Renzi e ai risultati raggiunti in maggioranza: "Abbiamo dimostrato di avere capacità di governo".
I candidati Vicesegretario e Segretario del Pd VdA Tonino e Donzel
Politica

Il programma è corposo e vuole essere un programma di governo. A spiegarlo, delineando le linee della sua candidatura a Segretario regionale del Partito democratico è lo stesso Raimondo Donzel, che dieci anni dopo l'atto 'battesimale' del Pd torna a concorrere per guidarlo: “Questo è un programma di governo – ha spiegato presentando la sua mozione – e arriva in momento in cui il Pd è di nuovo in maggioranza con le forze autonomiste, prefigurando ciò che in parte sta accadendo. Un programma ragionato per cogliere le potenzialità e le criticità della nostra regione. Il Pd si candida a governare, come a livello nazionale dove sa fare scelte anche difficili che hanno però portato l'Italia fuori da una crescita vicina allo zero”.

Modello riformistico da applicare anche a livello locale: “Nel nostro piccolo – prosegue l'ex Assessore regionale alle Attività produttive – abbiamo dimostrato di avere capacità di governo, ed in una legislatura di difficile narrazione ci sono tracce indelebili del nostro passaggio come il reddito di inclusione approvato con 2 anni d'anticipo rispetto al governo nazionale o l'idea di una 'industria 4.0', con impianti industriali che si sono insediati di nuovo in Valle”.

“Un progetto – spiega invece il candidato Vicesegretario Luca Tonino innovativo per consentire alla Valle di uscire dalla crisi con il coraggio e l'orgoglio tipici di Pd, in una prospettiva di 20/30 anni e lontana da una politica che alle prese con i problemi del quotidiano”.

Tonino insiste poi sul significato della mozione, che il 19 novembre, sfiderà quella di Sandri e Timpano per guidare il Pd locale: “Contiene elementi innovativi tipici di quelli nazionali e in particolare quelli portati da Matteo Renzi. Mi piacerebbe però un partito inclusivo in cui tutte le anime siano rappresentate, perché gli 'ultras' della 'rottamazione', idea che Renzi stesso ha abbandonato, non funzionano, tutte le esperienze servono all'interno di un partito come questo”.

Su alcuni contenuti in particolare, invece, si spende Donzel: “Parliamo di lotta alla povertà – spiega – e presentiamo sogno di una Valle d'Aosta che ha però la concretezza di programma di governo e che si può realizzare. La Valle non sogna più, siamo pervasi da una sorta di pessimismo mentre la potenzialità della regione è enorme. A questo aggiungiamo un rinnovato rapporto tra uomo e ambiente, perché una regione a motore turistico deve basarsi sulla green economy. Quando la principale industria regionale si basa su un'energia rinnovabile, la Cva, bisogna immaginare un mondo che si muove attorno a questo fattore”.

In chiusura Donzel si sofferma anche sulla candidatura doppia – il “ticket” che lo vede assieme a Tonino: “Renzi ha avuto la sensibilità di cambiare l'approccio nella gestione del partito, ed il ticket che ha fatto con un ragazzo che arriva dall'esperienza Ds (il Ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, ndr.) è significativa. In questo c'è anche bellezza di essere in due e migliorarsi col confronto, un segnale di attenzione e di volontà di interpretare sul territorio ciò che il partito sta portando avanti a livello nazionale. Serve una politica che superi lo scontro personale perché logora tutti, c'è bisogno di parlarsi anche tra avversari per rendere un buon servizio alla comunità”.

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