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Dal 1° dicembre, a Cervinia caduti sei metri di neve: “non sappiamo più dove metterla”

Nelle ultime ventiquattr’ore, ai 2.050 metri della frazione sopra Valtournenche al suolo è finito un altro metro di neve. La strada regionale resta chiusa almeno fino a domani e, per oggi, niente impianti di risalita, quindi niente sci.
Cronaca

A Cervinia la situazione si fa complessa. Nelle ultime ventiquattr’ore, al suolo è finito un metro di neve, cinquanta centimetri misurati nei rilievi di ieri mattina ed altrettanti oggi, lunedì 22 gennaio. Una quantità che, sommando le cadute dal primo dicembre scorso, porta le precipitazioni di massa nevosa abbattutesi sul Breuil ad un totale di 6 metri, anzi 6.06 a voler essere precisi. “Diventa tutto serio, perché ovunque è carico” racconta la guida alpina Lucio Trucco, infaticabile “cane da guardia” per le situazioni di criticità ai piedi della “Gran Becca”, da quando le ondate di maltempo susseguitesi recentemente hanno iniziato a riempire di neve la frazione sopra Valtorunenche.

La prima conseguenza è che da ieri sera alle 17, la strada regionale che porta a Cervinia è nuovamente chiusa per il rischio di valanghe e sarà così per l’intera giornata. Se ne riparlerà domattina, ma intanto è l’isolamento temporaneo, cui si somma l’altra misura cui la località è stata confrontata nelle ultime settimane: la chiusura degli impianti di risalita. Resteranno fermi tutto oggi, nell’ennesima giornata di stop per il “domaine skiable”, che terrà lontani dalle piste i circa cinquemila visitatori presenti in Paese.

Mentre gli uomini della società di gestione sono impegnati nella bonifica di alcune piste, nella logica di un’apertura parziale domani, gli sciatori rimarranno verosimilmente negli alberghi, buona parte dei quali tutt’altro che sprovvisti di comfort. Lo “struscio” in centro è un’alternativa, ma “teniamo d’occhio anche i cornicioni e qualsiasi sporgenza, tutto”, aggiunge Trucco, perché “ci sono anche ‘muri’ da quattro/cinque metri di neve”. Insomma, la quantità caduta è tale da mettere a dura prova le operazioni di sgombero, anche per chi è abituato a compierle, come in fondo ti aspetti da chi è abituato a convivere con un “quattromila” tra i più rinomati in Europa.

Prova ne è l’ordinanza di divieto di transito a tutte le categorie di veicoli, esclusi i mezzi di soccorso e sgombero neve, su tutte le strade di Breuil-Cervinia.

“Di fatto, – sottolinea la guida – tutte le strade aperte sono a senso unico”, perché pulire significa disporre di un luogo ove spostare la massa che viene rimossa e, parlando di quantitativi del genere, non è esattamente una faccenda immediata. Oggi, arriverà in paese una colonna mobile dei Vigili del fuoco e tutti i professionisti della montagna ed i volontari del soccorso luogo sono in “stand by” per eventuali esigenze, perché la prevenzione resta buona parte dell’opera. Cervinia non è al tappeto, perché a 2.050 metri la neve non arriva certo adesso per la prima volta, ma se la meteo desse una tregua, la accoglierebbero volentieri in tanti.

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