Violano il divieto di avvicinarsi ai vicini: il pm chiede gli arresti domiciliari durante l’udienza

E’ accaduto oggi, giovedì 22 febbraio, a Massimo Pietro Furlan (76 anni) e suo figlio Oliviero (51), durante l’udienza del processo in cui sono imputati, assieme alla moglie e madre Giannina Grinfan (71) di stalking nei confronti dei vicini.
Il tribunale di Aosta
Cronaca

Entrare in aula da imputati, ma in libertà, e venire arrestati durante l’udienza. E’ accaduto oggi, giovedì 22 febbraio, al Tribunale di Aosta, a Massimo Pietro Furlan (76 anni, di Aosta) e al figlio Oliviero (51, nato in Francia). I due stavano comparendo dinanzi al giudice monocratico Marco Tornatore in una causa in cui sono chiamati a rispondere – assieme a Giannina Grinfan (71, aostana, loro moglie e madre) – di stalking nei confronti di alcuni vicini di casa, a Saint-Marcel.

La vicenda ha origine diversi anni fa e gli atti persecutori contestati alla famiglia a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri (per lo più minacce, insulti e intimidazioni), si sarebbero protratti “quanto meno fino al gennaio 2016”. Processualmente, nelle scorse udienze sono stati sentiti dei testi e, nel frattempo, ai due imputati era stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai vicini. Una deposizione di stamane di una parte offese, tuttavia, metteva in luce presunte violazioni di quella prescrizione da parte dei Furlan.

Il pubblico ministero Carlo Introvigne ha fatto rilevare la circostanza al giudice Tornatore, invocando l’aggravamento della misura, con il passaggio agli arresti domiciliari. La richiesta ha trovato l’opposizione del difensore degli imputati, l’avvocato Corinne Margueret, accorata nel rilevare come altre testimonianze, in scorse udienze, avessero fatto emergere un clima più sereno tra le famiglie, tanto che “i figli dei vicini hanno ripreso a giocare fuori casa”.

Dopo una breve sospensione, il giudice è rientrato in aula ed ha letto l’ordinanza con cui, dato atto dell’effettiva infrazione al divieto, accoglieva la richiesta del pm, disponendo i "domiciliari" per padre e figlio. A seguito della modifica delle contestazioni, sempre su istanza dell’accusa, l’avvocato Margueret ha chiesto i termini a difesa, per approfondire l’imputazione rivista. L’udienza è stata rinviata al prossimo 18 aprile. L’arresto è stato quindi notificato ai diretti interessati e i due si trovano ora in regime di detenzione domestica.

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