Via libera al project financing: previsto un impianto di trattamento del multimateriale in Valle

La Giunta Marquis ha dichiarato la conformità del progetto presentato da Fratelli Ronc e Rea Dalmine, che dovrebbe competere nel prossimo bando europeo di gestione. Roscio: “Cerchiamo di risparmiare facendo a meno di intermediari”.
La discarica di Brissogne
Politica

“Con questa delibera noi diciamo che questo project financing è coerente con il nostro piano rifiuti regionale, ma non vogliamo scegliere nessuno, perché poi ci sarà un bando di gara europeo, dove parteciperà chi vuole e magari si abbasseranno i prezzi e ci saranno migliorie”. L'assessore regionale all'Ambiente Fabrizio Roscio descrive così l'ultimo atto della Giunta Marquis in tema di rifiuti, prima di lasciare l'eredità a quella guidata dall'Uvp Laurent Viérin.

Nel documento si accerta la conformità del progetto presentato a dicembre dalla società Fratelli Ronc srl di Introd assieme con la Rea Dalmine spa di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle aziende che avrebbe dovuto costruire il pirogassificatore, poi fermato dal referendum popolare del 2012.

Al di là della gestione dei rifiuti, che sarà appunto regolata con le modalità scelte nel nuovo piano, il progetto prevede la realizzazione in Valle di un impianto per recuperare il multimateriale: “Allo stato attuale il riciclaggio di questa parte di rifiuti viene svolto fuori Valle, tramite un intermediario che ci costa del denaro – spiega Roscio – l'idea è di farlo qui per cercare di vendere noi un prodotto, magari migliore”. La struttura avrebbe un costo di 15-20 milioni di euro.

Roscio confida nel fatto che l'assessore che si avvicenderà nei suoi uffici, che dovrebbe essere il Pd Jean-Pierre Guichardaz, avvii il bando di gara prima della scadenza del contratto in essere con la Valeco spa, il 31 dicembre di quest'anno: “Dato l'ok a questo project financing resta solo da avviare la gara in tempo e spero che l'avvicendamento non faccia fare troppi ritardi – si augura l'assessore – il grosso del lavoro è stato fatto tra marzo e giugno, perché quando siamo arrivati non era stato fatto niente, la discarica di Brissogne si sarebbe esaurita a luglio e saremmo stati commissariati”.

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