Venticinque migranti siriani in arrivo, ma all’orizzonte i 508 profughi del nuovo piano ministeriale

Si tratta di cinque famiglie, che includono donne e bambini. Saranno accolti a Donnas, Arpy (Morgex) ed Aosta. Il Viminale chiede di più alla macchina dell’accoglienza. Entro fine anno, in Italia, 200.000 persone.
Cronaca

Il weekend da incubo appena trascorso dalle autorità marittime, sulle coste di Sicilia, con 245 vittime in mare e 3000 migranti salvati, si traduce nelle prime assegnazioni alle regioni, da parte del Ministero. Un gruppo di venticinque richiedenti asilo è in viaggio verso la Valle d’Aosta, dove è previsto che giunga in tarda mattinata. Si tratta di cinque famiglie siriane, quindi di nuclei che includono donne e bambini. Una volta sottoposti alle visite mediche, i migranti saranno assegnati alle cooperative che si occupano, attraverso i due bandi esperiti sino ad oggi dalla Presidenza della Regione, della loro accoglienza.

A quanto si apprende, undici persone saranno alloggiate nel comune di Donnas, mentre altre otto verranno accolte ad Arpy (Morgex) e sei ad Aosta. Una volta assegnati alle cooperative, i profughi potranno espletare le formalità di richiesta della protezione internazionale, curate dalla Questura di Aosta, anche se più di un addetto ai lavori non manca di osservare come l’accoglienza di famiglie, sino ad oggi, si sia risolta in allontanamenti volontari, a poche ore dall’arrivo in Valle, probabilmente per motivi di ricongiungimento a comunità di connazionali stabilitesi in centri non lontani.

La notizia destinata a far discutere, oltre al nuovo gruppo destinato alla nostra regione, che porta a superare ampiamente la quota delle 300 presenze in Valle, è tuttavia quella dell’approntamento, da parte del Viminale, di un nuovo piano di accoglienza. Il documento, a quanto riportato oggi da alcuni quotidiani nazionali, è relativo alla sistemazione di una cifra record di 200.000 persone. Un numero tanto elevato, peraltro, è più che verosimile: con ieri sono saliti a 43.245 gli arrivi via mare nel 2017, il 38,54% in più rispetto allo stesso periodo del 2016 (annata che, con oltre 181mila sbarchi, aveva già spazzato via ogni record nella storia del nostro Paese). Le previsioni in proiezione portano quindi lo Stato ad attrezzarsi per una maxi-accoglienza sul territorio.

A quanto emerge, i parametri del nuovo documento sono già concordati con l'Anci. Di base, continua a fare fede l'accordo del 10 luglio 2014: ogni regione dovrà accogliere una percentuale di migranti pari alla propria quota di accesso al Fondo nazionale per le politiche sociali. In numeri, su base 200.000 (per la precisione, il piano è calibrato su 199.928 arrivi), per la Valle d’Aosta significa provvedere alla sistemazione di 508 persone

Nelle intenzioni del Viminale, a quanto annunciato, vi è la volontà di aumentare il coordinamento con i Sindaci, per limitare l’effetto di migranti “catapultati” sui territori dalle autorità prefettizie. Gli aumenti saranno, in alcune realtà, tuttavia significativi: la Lombardia dovrà passare dagli attuali 25mila posti a disposizione a oltre 28mila, la Campania da 16mila a oltre 19mila. Cifre che, anche ad un’osservazione distratta, rendono difficile continuare a parlare di emergenza, mentre non accenna a diminuire la polemica sul ruolo delle ONG nel Mediterraneo.

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