Valtournenche: dopo i maltrattamenti, quindici mucche cercano una stalla

Gli animali erano stati posti sotto sequestro preventivo dal Corpo Forestale Valdostano nel 2016 ed il loro conduttore imputato per maltrattamenti. Lo scorso 21 marzo, il giudice Marco Tornatore ne ha disposto la confisca al proprietario.
Bovine al pascolo
Cronaca

Quindici bovini cercano una casa, anzi una stalla. Si tratta di sette maschi ed otto femmine, delle razze valdostane pezzata rossa e castana, ma c’è anche un “incrocio vario”. Succede a Valtournenche, dove il comune ha bandito una gara per la vendita dei capi di bestiame, suddivisi in quindici lotti unici. 

La singolare soluzione, tanto che a memoria non si ricordano procedure del genere da parte di enti pubblici, si spiega con il fatto che quella mandria, proveniente da un’azienda zootecnica ai piedi del Cervino, era sottoposta a sequestro preventivo, operato dal Corpo Forestale Valdostano il 22 agosto 2016, dopo precedenti controlli in quella stalla, dai quali erano emerse irregolarità.

Un provvedimento dal quale è scaturito il procedimento penale a carico del conduttore delle bovine, Lino Barmasse, allevatore di Valtournenche di 52 anni, con le imputazioni di maltrattamento di animali e di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità (indagini coordinate dal pubblico ministero Carlo Introvigne). 

Gli animali, nel mentre, erano stati affidati in custodia al Sindaco Deborah Camaschella, ma l’Amministrazione comunale, non potendo accoglierli direttamente (per mancanza di spazi e di personale qualificato), ha dovuto individuare un’azienda terza, provvista di tutti i requisiti, ove le bovine sono state ospitate.

Tra marzo e aprile di quest'anno, al Tribunale di Aosta, si sono susseguite due udienze del processo a Barmasse. L’uomo, assistito dall’avvocato Federico Fornoni di Aosta, sta valutando l’opposizione al decreto penale nei suoi confronti. Entrambe si sono quindi chiuse con un rinvio, ma nella prima occasione, lo scorso 21 marzo, il giudice monocratico Marco Tornatore ha ordinato la confisca degli animali sequestrati.

Di fatto, con tale decisione, il periodo di custodia da parte del Comune si è concluso, perché la decisione del magistrato ha posto fine al sequestro cautelare. E’ quindi stato redatto il bando di gara, pubblicato sul portale dei Servizi alla Pubblica amministrazione, per la vendita dei capi di bestiame, le cui date di nascita (a quanto si legge nell’identificazione dei lotti in gara) variano dal 2006 al 2017.

L’asta, informale ad offerte segrete, verrà esperita con il criterio del massimo aumento sull’importo posto a base di gara (da un minimo di 400 ad un massimo di 1300 euro, con la maggior parte delle bovine valutate a 900 euro). Gli interessati a visionare i capi possono contattare il comune (al numero 0166946832), per un appuntamento presso l’azienda ove si trovano gli animali.

Le offerte dovranno pervenire, all’ufficio protocollo dell’ente, entro il 29 maggio prossimo. L’apertura delle buste avverrà il giorno seguente, il 30, in Municipio, alle ore 10 e “le ditte offerenti potranno presenziare alle operazioni”. Si saprà allora quale diventerà il nuovo indirizzo delle bovine.

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