Turbativa d’asta, il pm chiede il rinvio a giudizio di Paron, Marques e Luboz

L’assessore aostano e i due rappresentanti della cooperativa “Leone Rosso” sono accusati relativamente a procedure d’appalto dell’Amministrazione comunale del capoluogo. Contestati anche reati fiscali ad esponenti di “Leone Rosso” e “Pro.Ges”.
Paron, Marques e Luboz
Cronaca

Il pubblico ministero Carlo Introvigne ha chiesto il rinvio a giudizio dell’Assessore all’Istruzione, alla Mobilità e al Decoro urbano del Comune di Aosta, Andrea Edoardo Paron, con l’accusa di turbata libertà degli incanti e tentata turbativa d’asta. La contestazione viene mossa all’amministratore cittadino in concorso con il presidente ed un funzionario della cooperativa “Leone Rosso”, Cesare Marques e Michel Luboz.

A carico di questi ultimi vi sono anche alcuni reati fiscali, fattispecie contestata dagli inquirenti (l’attività investigativa era stata condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza) pure a Giancarlo Anghinolfi e Antonio Costantino, presidente e direttore generale della cooperativa “Pro.Ges” di Parma.

L’indagine era stata avviata dall’allora pm Pasquale Longarini su un presunto giro di false fatturazioni tra le società. I rapporti tra le due entità derivavano dal fatto che, nel 2011, “Leone Rosso” aveva acquisito da “Pro.Ges” (rimasta – come si legge sul sito della prima società – “partner privilegiato delle iniziative da noi intraprese e delle realtà da noi coordinate”) la gestione di una serie di servizi della città di Aosta, dal mondo dell’infanzia a quello della disabilità.

Nel corso dell’inchiesta, poi passata al procuratore capo facente funzione Giancarlo Avenati Bassi, quindi al pm Introvigne, era stata disposta l’intercettazione dei telefoni di due degli indagati. Da alcune delle loro conversazioni con l’assessore Paron nasce, per la Procura, l’imputazione legata al tentativo (ritenuto, in un caso, essere andato a buon fine) di condizionare, a favore della società aostana, di gare d’appalto indette dall’Amministrazione comunale del capoluogo regionale.

La prima (in cui, per gli inquirenti, la turbativa si sarebbe consumata) riguardava l’affidamento a “Leone Rosso”, in passato, di servizi socio-assistenziali, mentre l’altra (oggetto del presunto tentativo) è il “bando anziani” aggiudicato, nel febbraio 2017 (dopo una prima attribuzione provvisoria proprio a “Leone Rosso”), alla “KCS Caregiver” di Bergamo. Il Gup del Tribunale di Aosta ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 20 settembre.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte