Ferrovia, Trenitalia chiede oltre 40 milioni di euro alla Regione

Il decreto ingiuntivo arriva dal Tribunale di Roma. L'amministrazione si oppone: "Pagamenti sempre onorati, la Regione non solo si è fatta carico del servizio e dei costi ma ha anche contribuito all'acquisto dei treni sulla Aosta-Torino".
Società

La Regione si oppone a Trenitalia. La società ferroviaria contesta all'amministrazione regionale oltre 40 milioni di euro a fronte del mancato pagamento di alcune fatture per il corrispettivo del servizio di trasporto pubblico ferroviario negli anni dal 2011 al 2015.

Regione che, in una nota stampa, specifica la sua scelta di opporsi via delibera di giunta al decreto ingiuntivo, che non è comunque immediatamente esecutivo: “Le fatture alla base del decreto concesso dal tribunale di Roma sono sempre state espressamente e formalmente contestate dalle strutture regionali che hanno provveduto al pagamento del corrispettivo del trasporto ferroviario, secondo le indicazioni e gli importi risultanti dal contratto di servizio, cui la Regione è subentrata nell'agosto 2015, quando le relative funzioni sono state trasferite dallo Stato”, scrivono da Piazza Deffeyes.

“La Regione ha sempre onorato i pagamenti – prosegue la nota – per circa 14 milioni di euro l'anno, per complessivi 59 milioni negli anni di riferimento (2011/2015, ndr), tenendo però conto degli importi del contratto di servizio ferroviario regionale e respingendo le richieste unilaterali di Trenitalia che non trovano riscontro nel contratto e che appaiono ingiustificate rispetto alle caratteristiche del servizio che si svolge su un'unica linea a binario unico”.

Richieste ingiustificate contestate anche alla luce degli investimenti regionali fatti negli anni: “La Regione non solo si è fatta carico del servizio e dei relativi costi – chiude il comunicato – ma ha anche contribuito all'acquisto dei treni utilizzati sulla linea Aosta-Torino e al pagamento degli oneri derivanti dall'Accordo commerciale per il servizio di biglietteria e di agevolazione tariffaria in favore degli utenti”.

La Regione ha designato in sua difesa il professor avvocato Renato Marini, l’avvocato Ulisse Corea e il professor avvocato Francesco Saverio Marini del foro di Roma prenotando 83mila euro per le spese legali del giudizio. 

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