Totdret, dopo due terzi di gara in testa c’è Marco Vuillermoz

A comandare la corsa, partita da Gressoney alle 21 di ieri, mercoledì 13 settembre, è Marco Vuillermoz, ventinovenne di Hône, giunto oltre la metà percorso (Ollomont, km 81,3, dove si è fermato una ventina di minuti) poco prima delle 11 di mattina.
Marco Vuillermoz alla Ultramarathon du Fallère
Speciale Trail, Sport

La prima edizione del Totdret parla valdostano e non poteva che essere così, con quasi la metà degli iscritti (173 su 375, di cui 294 partiti, ndr) che hanno deciso quest'anno di "battezzare" la nuova gara di casa, più corta e veloce del Tor (130km, con 12mila metri D+). A comandare la corsa, partita da Gressoney alle 21 di ieri, mercoledì 13 settembre, è Marco Vuillermoz, ventinovenne di Hône, giunto a due terzi del percorso (Ollomont, km 81,3, dove si è fermato una ventina di minuti) poco prima delle 11 di mattina. Dietro di lui ci sono Cesare Clap (già finisher del Tor del Gèants, secondo al Gran Trail Courmayeur quest’anno), staccato all'uscita della base di soli 20 minuti e braccato da Gianluca Caimi (fresco vincitore del Monte Rosa Walser Trail nella sua versione corta da 50km) e Mauro Giraudo, il cuneese trionfatore dell'edizione 2017 del Cro-Trail (gara di 116 km da Limone Piemonte a Mentone).

Vuillermoz quest’anno ha già ben figurato in due trail: la prestigiosa Marathon du Mont Blanc (80km), a giugno, conclusa al 9° posto, e la nuova UltraMarathon du Fallère (56km), conclusa al 2° posto, dietro allo svizzero Jules-Henri Gabioud.

Tra le donne, la lotta per la vittoria finale sembra già essere diventato un testa a testa tra Tatiana Locatelli e Giuditta Turini. Più staccate Veronica Crippa, Elisabetta Negra e Guendalina Sibona.

Sale il numero dei ritiri: alle ore 12 di oggi, giovedì 14 settembre, gli atleti rimasti in gara sono 227, su 294 partenti. A chiudere la corsa c'è Francis Desandré, che sta affrontando l'impresa con una protesi alla gamba.

Condizioni meteo proibitive sul Malatrà
Intanto, mentre la gara prosegue, anche per la pancia del gruppo del Tor, sul Col du Malatrà le condizioni meteo sono sempre più difficili, con nevischio e vento forte. La situazione può essere costantemente monitorata grazie ad una webcam installata in vetta.

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