Società idroelettriche, Rollandin ai sindaci: “Le partecipazioni dei comuni vanno vendute”

Lo prevede la legge Madia, che impedisce alle amministrazioni pubbliche di "costituire società non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali". Parere positivo dei sindaci per bilancio regionale e legge di stabilità.
L'assemblea dei sindaci del Celva
Politica

"Dovrete tenere conto, voi Comuni, che per quel che riguarda la vostra partecipazione nelle società idroelettriche ci dovrà essere un intervento che prevede l'uscita da queste società". Il presidente della Giunta regionale Augusto Rollandin è intervenuto di fronte all'assemblea dei sindaci del Celva per esporre il prossimo bilancio previsionale e la legge di stabilità regionale.

Durante l'intervento, ha voluto ricordare gli effetti della legge Madia, ovvero il decreto legge 175 del 2016 in materia di società a partecipazione pubblica. "Lo dico con dispiacere ma questo è, lo prevede la riforma della ministra – ha aggiunto il presidente – che uno abbia l'1, il 2 o il 20 per cento non cambia: come Comuni non si può essere nelle società di impianti elettrici".

Il testo di legge recita che "le amministrazioni pubbliche non possono, direttamente o indirettamente, costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né acquisire o mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in tali società".

Rollandin ha fatto sapere che la vendita delle quote deve essere effettuata "entro il marzo prossimo: e ovviamente non le puoi vendere ad un amico, ma bisogna utilizzare tutte le procedure e le regole previste da una vendita pubblica".

L'assemblea ha infine votato il parere sul disegno di legge di stabilità a maggioranza, con 65 "sì" e 4 astensioni: Alessandro Glarey di Champorcher, Tamara Lanaro di Châtillon, Loris Salice di La Salle e Stefano Perrin di Torgnon. Il disegno di legge sul bilancio previsionale è invece stato approvato all'unanimità.

"Nonostante ci siano stati 10 milioni in meno di Irpef abbiamo lo stesso garantito i 79 milioni di euro di trasferimenti senza vincolo di mandato dell'anno scorso – ha spiegato all'assemblea Rollandin – ai quali si aggiungono altri 182 milioni distribuiti tra vari interventi dei diversi assessorati".

"È la prima volta dopo diversi anni che i Comuni avranno una stabilità dei trasferimenti senza vincolo – ha affermato il presidente del Celva Franco Manes – si tratta di un segnale importante che permette a tutti noi di guardare al futuro delle nostre amministrazioni con più ottimismo".

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