Riaperta la strada comunale, sulla frana di Lillaz indaga la Procura

Il fascicolo, di cui è titolare il pm Menichetti, è al momento contro ignoti, per l’ipotesi di disastro colposo. Gli accertamenti sono affidati al Corpo forestale della Valle d’Aosta. L’attività inquirente è scattata d’ufficio.
Durante le colate sono caduti circa 10mila metri cubi di materiale (foto FB Comune di Cogne).
Cronaca

Si sono conclusi ieri, con la riapertura, i lavori di sgombero della strada tra Lillaz e il capoluogo di Cogne, chiusa esattamente una settimana fa perché interessata da colate di detriti provenienti dallo sterile della miniera di Colonna. Sull’evento franoso, la Procura di Aosta ha avviato delle indagini, coordinate dal pubblico ministero Eugenia Menichetti.

Il fascicolo, al momento contro ignoti, è aperto per l’ipotesi di disastro colposo, con gli accertamenti affidati al Corpo forestale della Valle d’Aosta. L’attività inquirente è allo stadio iniziale ed è scattata d’ufficio, anche sulla base delle notizie di stampa (alcune delle quali accompagnate da video, come quello girato dal consigliere comunale Giuseppe Cutano) pubblicate negli scorsi giorni sul fenomeno.

Il Comune di Cogne, sul suo profilo Facebook ufficiale, spiega che durante le colate degli ultimi giorni sono caduti quasi 10mila metri cubi di detriti, corrispondenti “a circa 600 camion per trasporto inerti”. Il materiale, si legge ancora sul social network, “è stoccato lungo la strada di Lillaz, circa 200 metri a valle della frana, in un’area di proprietà del comune in attesa di decidere da farsi”. La sistemazione è stata scelta “per urgenza”. Quanto alla sicurezza del versante, l’Amministrazione, alla domanda specifica di un utente, ha risposto ieri “si sta analizzando la questione”.

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