Resta grave il nuotatore valdostano colpito da malore durante la traversata del lago di Viverone

Davide Auletta, 46 anni, è in coma farmacologico all’ospedale di Ponderano (Biella). All’arrivo al nosocomio risultava ipertermico, condizione che rende plausibile l’ipotesi di un eccesso di calore. Non chiara la dinamica dell’accaduto.
Il nuotatore Davide Auletta in azione, da una foto del suo profilo FB.
Cronaca

Due giorni dopo il ricovero, in prognosi riservata, nel reparto di rianimazione dell’Ospedale degli Infermi di Ponderano (Biella), restano gravi le condizioni del nuotatore aostano vittima di un malore mentre partecipava alla quarantanovesima edizione della traversata del lago di Viverone, sabato scorso, 4 agosto.

A quanto si apprende, Davide Auletta, 46 anni, è intubato e in coma farmacologico. Viene mantenuto in questa condizione per evitare al suo organismo il minimo sforzo. All’arrivo al nosocomio risultava ipertermico: presentava, cioè, una temperatura corporea decisamente più elevata del normale.

Un dato che rende plausibile, per i sanitari, l’ipotesi di un eccesso di calore alla base del malore, magari derivante da un insieme di fattori, come la muta indossata dallo sportivo per affrontare la gara, unita alla canicola nell’aria (il “tuffo di partenza” era in programma alle 14.30, momento tra i più caldi della giornata) ed allo sforzo compiuto per compiere la traversata da tre chilometri e settecentocinquanta metri.

Nei polmoni dello sportivo non è stata trovata acqua, segno che non è finito sotto lo specchio del lago. La dinamica dell’accaduto, però, non è chiara. Per gli organizzatori dell’asd “Lago di Viverone”, Auletta si è classificato regolarmente (figura, nella graduatoria maschile, al trentaduesimo posto, con un tempo di un’ora 9 minuti e 36 secondi, mentre nel 2017 arrivò nono assoluto, percorrendo la distanza in cinquantasei minuti), quindi il malore sarebbe avvenuto ancora in acqua, ma oltre la linea del traguardo. A gara già finita, in pratica.

Secondo i compagni di tante competizioni che erano assieme a lui sabato, e sostengono di non averlo visto arrivare sulla linea del “finish”, il nuotatore, definito da tutti esperto, si sarebbe invece sentito male durante la traversata, venendo ripescato da un’imbarcazione fuori dalla rotta di gara e portato su un pontile, dove poi è avvenuto il trasferimento su un’ambulanza del 118. Degli accertamenti si occupano i Carabinieri.

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