Referendum Nuovo Polo scolastico, è scambio di accuse fra il Comitato promotore ed il Sindaco Centoz

Il "Comitato Sì, le scuole al Centro" attacca il Sindaco di Aosta: "Il ritardo spinge la raccolta firme nel periodo più difficile dell'anno". Centoz contrattacca: "Hanno referenti politici in Regione, perché non modificano il progetto?".
Politica

È ancora scontro – dopo le polemiche di inizio giugno – tra il Comitato Sì, le scuole al Centro, promotore del referendum per impedire la costruzione del nuovo Polo scolastico di via Tzambarlet ed il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz.

In una nota il Comitato lamenta, a due mesi dal deposito del quesito referendario, l'impossibilità di procedere con la raccolta delle firme. Nel mirino proprio il Sindaco di Aosta accusato di impedire all'iter di procedere, dal momento che l'ammissibilità della proposta di referendum, da Regolamento, deve essere valutata dalla Commissione tecnica entro 30 giorni dalla presentazione dell'istanza: “Siamo oggi a 60 giorni di attesa – scrive Sì, le scuole al Centro – e continuiamo ad attendere il giudizio di ammissibilità. Il Primo cittadino di Aosta, attraverso la sua inattività nei confronti della Commissione, non è più arbitro del referendum ma diventa giocatore diretto. È infatti evidente che il Sindaco non si sia attivato per sollecitare la Commissione affinché concludesse il suo lavoro nel rispetto dei tempi previsti dal Regolamento”.

Dietro, secondo il Comitato, ci sarebbe la volontà di boicottare il percorso referendario, dal momento che, scrive: “la raccolta firme viene così spinta nel periodo più difficile dell'anno, quello delle ferie estive; e neanche che ci si avvicina pericolosamente al periodo in cui i referendum non sono praticabili, cioè 3 mesi prima delle elezioni politiche e regionali”, dicendosi “allibito e sconcertato per l'incapacità del Sindaco”.

Una prima risposta è affidata ai canali ufficiali del Comune di Aosta, che in una nota spiega che la Commissione tecnica si riunirà venerdì 7 luglio per "assegnare le proprie valutazioni conclusive in ordine all'ammissibilità del quesito referendario proposto" e che "il termine di 30 giorni previsto per l'espressione del giudizio di ammissibilità da parte della Commissione, temine peraltro ordinatorio, sconta in sede di prima applicazione del regolamento comunale dei tempi tecnici necessari per la piena operatività del regolamento stesso dovuti alla procedura per la costituzione della Commissione".

Il Sindaco Centoz però ha qualche sassolino nella scarpa e, dalla sua pagina di Facebook, risponde per le rime al Comitato e sposta l'attenzione sulla questione politica: “Nessuno – scrive – si sta permettendo di ostacolare alcunché, né gli uffici, né tanto meno il sottoscritto. Le domande però rimangono, come al solito, inevase: perché il sedicente comitato di cittadini che ha ben noti referenti politici in qualità di assessori regionali non interviene e decide con assunzione di responsabilità su di una propria competenza?”.

E aggiunge, sibillino: “Perché la nuova 'non maggioranza' regionale, ora che il Tar ha cassato l'aggiudicazione dei lavori per la scuola polmone non si assume la responsabilità politica di modificare la localizzazione del polo scolastico? Forse perché non hanno il coraggio delle proprie azioni? Forse perché non sono d'accordo tra di loro? Forse semplicemente perché non hanno i numeri e, quindi, non sono una maggioranza?”.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte