Raddoppio del tunnel del Monte Bianco, da Chamonix arriva l’ennesimo “No”

E’ lo stesso sindaco Éric Fournier di Chamonix a ribadire la sua ferma opposizione a questo progetto, definito come “inaccettabile".
L'ingresso italiano del Tunnel.
Società

E’ stato uno dei “temi caldi” proposti dalla nostra redazione ai candidati alle scorse elezioni politiche ed è tornato sul tavolo di nuovo in questi giorni, nelle discussioni e tra le varie proposte avanzate in vista delle consultazioni regionali del prossimo 20 maggio. E’ l’ipotesi del raddoppio del tunnel del Monte Bianco, sul quale ieri si è di espresso per l’ennesima volta anche il consiglio comunale di Chamonix.

E ancora una volta, il giudizio non è stato positivo. Anzi, l’assemblea dei cugini francesi con i quali condividiamo la vetta più alta d’Europa ha addirittura approvato una risoluzione contraria al progetto.

Parere tra l’altro già formulato nel 2012 e 2016. E’ lo stesso sindaco Éric Fournier di Chamonix a ribadire la sua ferma opposizione a questo progetto, definito come “inaccettabile, in quanto in netta contraddizione con tutti gli sforzi fatti da numerosi anni dal territorio per limitare l'impatto delle attività umane sulla salute e l'ambiente e costruire uno sviluppo sostenibile locale”. Un’ipotesi che sarebbe, inoltre, sempre secondo Fournier “incompatibile con la candidatura del Monte Bianco a patrimonio dell’Unesco”, tanto che ora il rimo cittadino si è detto deciso a voler chiedere al ministro Nicolas Hulot di porre un termine in maniera definitiva alla vicenda.

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