Oltre il 70% dei richiedenti è italiano, la maggior parte di età compresa fra i 50-54 anni e il 28% è mononucleo. Sono alcuni dei dati, presentati nel corso di una conferenza stampa, monitorano i primi tre anni di erogazione delle Misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito. L'iniziativa varata nel 2015 prevede la concessione di importi tra 450 e 550 euro per un periodo massimo di cinque mesi (prorogabile di altri tre mesi). A fine anno saranno 3,2 i milioni di euro distribuiti.
Per il primo bando sono state presentate 620 domande di cui circa 500 sono state accolte e per le quali sono stati erogati 1,7 milioni di euro.
Dopo alcune modifiche per ampliare la rosa di potenziali beneficiari, la seconda apertura del provvedimento ha registrato circa 400 domande e ne sono state accolte 350 con spesa finale di 1,5 milioni di euro.
"I contributi previsti hanno l'obiettivo di sostenere economicamente le persone ma con un'ottica che è quella di reinserirle nel mondo del lavoro" ricorda l'Assessore regionale alle Attività produttive, Jean-Pierre Guichardaz che per il futuro auspica la possibilità di arrivare ad una "misura unica per la famiglia". Per l'Assessore regionale alla Sanità, Luigi Bertschy: "Sono stati definiti percorsi nei quali vari assessorati dialogano e costruiscono rapporti, questo è il futuro magari ripensando anche alla nostra organizzazione perché la lotta alla povertà inizia da una buona organizzazione".