Poste, dal 18 giugno in oltre 60 comuni valdostani parte la consegna a giorni alterni

Rispetto a quanto annunciato un anno fa le novità non mancano. A cominciare dal fatto che il postino suonerà anche il pomeriggio, fino alle ore 20, e il sabato.
Economia

Annunciata più di un anno fa, la consegna della posta a giorni alterni diventerà realtà dal 18 giugno. La Valle d’Aosta è una delle ultime regioni italiane ad introdurre questa rivoluzione, voluta da Poste italiane.

La riorganizzazione del recapito interesserà una sessantina di comuni, escluse le realtà più popolate in primis Aosta.

Rispetto a quanto annunciato un anno fa le novità non mancano. A cominciare dal fatto che il postino suonerà anche il pomeriggio, fino alle ore 20, e il sabato. Da 101 zone di consegna si passerà quindi ad 88 con una ventina di posti di lavoro in meno.

Poste italiane ha promesso però l’assunzione di figure altre rispetto al portalettere per coprire gli orari della linea business (il pomeriggio e il sabato). Una fetta di mercato, quella della consegna dei pacchi, che l'azienda ha ritenuto di non voler lasciar più in mano ai tanti concorrenti.

La riorganizzazione fa storcere ovviamente il naso ai sindacati, che attendono però con ansia le trattative ai tavoli romani. Qui si sta infatti definendo una graduatoria nazionale per dar corso alla trasformazione dei tempi determinati a indeterminati.

“L’azienda in questi anni ha fatto ampio ricorso alle assunzioni a tempo determinato – spiega Maurilio Rosset della UilPoste – La Valle d’Aosta vanta un 10% di carenza di posti a tempo indeterminato, persone che sono andate in pensione e non sono state sostituite. Questa graduatoria per noi rappresenta l’anno zero per quanto riguarda le assunzioni perché finalmente avremo uno strumento da cui attingere”.

La graduatoria dovrebbe servire inizialmente per dar corso alle varie richieste di mobilità. Successivamente si andranno a definire le assunzioni dei portalettere e in ultimo dovrebbe esserci spazio anche per chi dal recapito vuole passare alla sportelleria.

“La crisi di assunzioni sta creando disagi e malessere in Valle d’Aosta come testimonia lo sciopero del dicembre scorso che ha visto l’adesione di oltre il 95% di dipendenti” prosegue Rosset.

Dopo l'avvio il 18 giugno, la riorganizzazione avrà uno step di verifica a metà luglio. "Sicuramente il fatto di esser fra gli ultimi è un vantaggio perché nel mentre diverse criticità notate in altri territori sono state risolte". 

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