Per i Carabinieri, un anno con meno reati, ma più furti in casa

Presentati, ad un giorno dalla Festa dell'Arma, i dati sugli ultimi dodici mesi di attività del Gruppo Carabinieri Aosta. Il comandante Caminada: "perseguito il 74.2% della delittuosità regionale".
Da sx, il tenente colonnello Emanuele Caminada e il tenente colonnello Maurizio Pinardi, comandanti del Gruppo Carabinieri Aosta e del Reparto operativo.
Cronaca

A un giorno dalla festa dell'Arma, il Gruppo Carabinieri Aosta tira le somme su dodici mesi di attività. Nel comandante, il tenente colonnello Emanuele Caminada, è visibile la soddisfazione nell'annunciare come i militari abbiano "perseguito il 74.2% dell'intera delittuosità regionale", procedendo per 2.527 reati. 

Di questi, il 24.37% ha avuto risoluzione, con un leggero incremento rispetto all'anno precedente. Ne sono derivate 623 denunce all'autorità giudiziaria. Quarantatre sono avvenute in stato di arresto e il 32.5% – dato che il comandante Caminada giudica più basso di altre realtà regionali – è a carico di stranieri (di cui in Valle si registra, peraltro, "una minor presenza").

Meno reati, ma più furti in casa

Il 44.85% dei delitti è stato contro il patrimonio, in calo di un abbondante 6% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, se i furti in auto sono calati del 39%, quelli in abitazione hanno subito un aumento dell'8%.

Per il comandante Caminada, si tratta di una fattispecie delittuosa "molto difficile da scoprire, perché non sempre la segnalazione del furto in alloggio è tempestiva". Significativo, e citato dall'ufficiale al riguardo, il caso che ha interessato di recente una coppia di milanesi a Courmayeur. Vittime di un furto nella seconda casa, ai piedi del Monte Bianco verso le 13, "non ci hanno informati subito e i ladri si erano impossessati anche delle chiavi dell'abitazione principale. Ci hanno chiamati quando era stata svaligiata anche la casa in Lombardia".

L'altro problema sollevato dal comandante del Gruppo è che "non sempre viene sporta denuncia", anche dopo il sopralluogo dell'Arma. "Spesso – ha aggiunto – si pensa che sia solo un atto formale e che non porti a nulla. Il dato però è per noi significativo, perché permette di collocare dei delinquenti in un arco spazio-temporale, ma affiniamo anche le attività di prevenzione. Il cittadino si deve fare parte attiva nel concetto più generale di sicurezza".

Il 7% dei furti è comunque stato scoperto dai Carabinieri (il dato nazionale è del 7.56%) e 89 persone sono state denunciate (14 venendo anche arrestate) per reati contro il patrimonio.

Il controllo del territorio

Negli ultimi dodici mesi sono state svolte dai militari 12mila pattuglie, per una media di 33 servizi al giorno, durante le quali sono state identificate 36.416 persone (+16.3% rispetto all'anno prima) e controllati 22.100 veicoli (+12%). L'incremento nei controlli è derivato anche dall'uso sempre più massiccio del sistema Odino. Il nome della principale divinità della mitologia norrena identifica un tablet da cui la pattuglia può interrogare le banche dati, riuscendo ad ottenere più informazioni, e con maggior rapidità, rispetto al tradizionale scambio via radio.

La guida in stato di ebbrezza

Nel campo del controllo del territorio, l'Arma ha anche ritirato 177 patenti di guida ed effettuato 78 tra sequestri e fermi amministrativi di automezzi, a carico di persone sorprese alla guida dopo aver assunto alcolici o stupefacenti.

Nella maggior parte dei casi, ha sottolineato il Comandante, il problema è l'alcol, ma va sfatato che siano i neopatentati a mettersi al volante ubriachi. Il 38% dei destinatari dei provvedimenti scattati è "under 30", con il restante 62% è pertanto rappresentato da ultratrentenni. "Il problema è trasversale. – ha dichiarato il tenente colonnello Caminada – Abbiamo fermato anche professionisti e donne, a qualsiasi ora del giorno e della notte".

Gli stupefacenti: marijuana in evidenza

Nel contrasto alle droghe sono state arrestate 12 persone, 14 denunciate a piede libero e 72 segnalate come consumatori all'autorità prefettizia. 1,6 chili, in tutto, lo stupefacente sequestrato, con la marijuana in evidenza, ma non sono mancati quantitativi di "cocaina, eroina ed hashish".

Meno truffe agli anziani

Grazie alla collaborazione con parrocchie ed associazioni è continuata l'attività di sensibilizzazione nei confronti degli anziani, rispetto alle truffe. L'attività è condotta prevalentemente dai Comandanti delle Stazioni e i Carabinieri affermano che i risultati si vedano: negli ultimi dodici mesi sono state truffate cinque persone anziane, contro le sette dell'anno precedente.

Nas: sequestri per 2,8 milioni

Il Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri ha ispezionato 656 attività in Valle, elevando 59 infrazioni penali (47 le persone denunciate per gravi carenze igienico-sanitarie) e 177 amministrative. Oltre cinquanta i sequestri effettuati, per un valore complessivo di 2 milioni 800mila euro. "Dati che aiutano – ha commentato Caminada – chi sta nel settore in modo appropriato"

Lavoro: nessuna traccia di caporalato

Dei 59 controlli condotti dai militari dell'Ispettorato del lavoro, 30 (quasi uno su due) hanno scaturito contestazioni per la mancata messa in regola di 72 lavoratori, con il recupero di oneri contributivi  evasi intenzionalmente per oltre 115mila euro.

Il settore dalle irregolarità più frequenti è quello della ristorazione, seguito dall'agricoltura e, in alcuni casi, dall'allevamento. "Gli accertamenti nel campo delle costruzioni – ha sottolineato il Comandante del Gruppo – hanno dato esito negativo". Non pare, per ora, quindi presente in Valle il fenomeno del "caporalato".

Insieme ai giovani per prevenire

Le attività di diffusione della cultura della legalità (con particolare riguardo a violenza di genere, bullismo ed educazione stradale) hanno interessato più di mille studenti, di dodici istituti della Regione. Sono state proposte sia visite ai comandi dell'Arma, sia conferenze nelle scuole.

I Carabinieri di nuovo sulle piste

Prima di accomiatarsi dai giornalisti, il tenente colonnello Caminada ha tenuto a mettere l'accento sul ritorno dei militari, "grazie ad un importante sforzo", al servizio di prevenzione su alcuni comprensori sciistici, tra i quali Pila e Gressoney. In quest'ambito, sono state garantite oltre 150 richieste di soccorso e assistenza sugli impianti.

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