Non usura ed estorsione, ma il semplice recupero di crediti: il muratore arrestato risponde al Gip

Si è tenuto oggi, giovedì 22 giugno, l’interrogatorio di garanzia di Pasquale Cirelli, 48enne di Saint-Vincent ai “domiciliari” da sabato scorso. Depositata dal suo avvocato istanza di riesame dell’ordinanza di arresto del Gip di Aosta.
Il tribunale di Aosta
Cronaca

E’ comparso stamane davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Aosta, Davide Paladino, per l’interrogatorio di garanzia, il muratore 48enne di Saint-Vincent agli arresti domiciliari da sabato scorso, 17 giugno, perché accusato di tentata estorsione, usura e spaccio di stupefacenti.

Pasquale Cirelli, difeso dall’avvocato Corrado Bellora del foro di Aosta, ha scelto di rispondere alle domande del magistrato, respingendo gli addebiti che gli vengono mossi. “Riteniamo – ha spiegato il legale, che la situazione sia oggetto di sopravvalutazione, con particolare riguardo all’ipotesi di tentata estorsione”.

Secondo i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Châtillon/Saint-Vincent, coordinati nelle indagini dal Procuratore capo Avenati Bassi, Cirelli avrebbe ceduto cocaina ad una libera professionista della media valle, caduta inspiegabilmente nel vortice dello stupefacente. 

Dagli accertamenti dell'Arma, la donna si era rivolta a lui, dopo non essere più riuscita a rifornirsi da Albert Bushaj, il “Signore della droga” della zona, che lo scorso aprile era stato condannato per spaccio, con tre anni e sei mesi di reclusione, posti in continuazione con un precedente patteggiamento a tre anni e sei mesi. Dopo qualche tempo, è la tesi degli inquirenti, parallelamente allo spaccio il muratore di Saint-Vincent avrebbe iniziato a pretendere del denaro, con tanto di minacce. Cirelli, hanno ricostruito i militari, sarebbe arrivato a farsi consegnare anche un assegno da 30mila euro.

Dinanzi al Gip, l’indagato ha sostenuto di aver vantato dei crediti nei confronti della professionista, a seguito di prestiti personali, e di aver semplicemente cercato di recuperare le somme dovutegli. Durante l’interrogatorio di stamane, la difesa dell’arrestato non ha presentato richieste di revoca della misura cautelare. Istanza in merito, contro l’ordinanza di arresto del Gip Paladino, è già stata depositata al Tribunale del riesame di Torino, con udienza fissata per la prossima settimana.

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