Mancato aumento dei pedaggi, il Tar torna a dare ragione alla Sav

Il Tar ha deciso l’annullamento del Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 30 dicembre 2016.
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Cronaca

Nella battaglia contro il Ministero delle Infrastrutture per vedersi riconoscere gli aumenti dei pedaggi, Sav incamera oggi una nuova vittoria al Tar. Il tribunale amministrativo regionale, accogliendo infatti il ricorso della società che gestisce l’Autostrada A5 Quincinetto – Aosta Ovest, ha deciso per l’annullamento del Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 30 dicembre 2016 con il quale è stato disposto che “l'aggiornamento tariffario applicabile al 1 gennaio 2017 per la Concessionaria autostradale Società Autostrade Valdostane S.p.A. risulta pari allo 0,00 per cento”.

Nella sentenza i giudici ricordano come il Ministero era già stato condannato nei mesi scorsi a “procedere, nel termine di sessanta giorni, all’approvazione del P.E.F (piano economico finanziario) o all’adozione di un atto definitivo in senso contrario, chiarendo che, qualora le Amministrazioni dovessero restare inerti, la parte potrà chiedere la nomina di un Commissario ad acta, che procederà in via sostitutiva a completare il procedimento”.

Il Piano economico finanziario, come ricorda il Tar, ad oggi non è stato ancora approvato e “nemmeno l’Amministrazione ha provveduto ad adottare un provvedimento espresso esplicativo delle ragioni che ne hanno impedito una tempestiva approvazione o che comunque hanno impedito di provvedervi prima della scadenza del termine per l’aggiornamento delle tariffe”.

Respinta invece la domanda di Sav che chiedeva l'accertamento del diritto ad ottenere l'adeguamento annuale delle tariffe di pedaggio per l'anno 2017 nella misura prevista dalla convenzione e la conseguente condanna del Ministero a provvedere a tale adeguamento. Il Tar spiega che in assenza del Pef aggiornato “non è consentito a questo giudice di poter valutare la fondatezza della pretesa”.  

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