Mancata approvazione del rendiconto: 20 comuni, fra cui Aosta, a rischio commissariamento

Nei giorni scorsi dalla Regione sono partite le lettere di diffida ai comuni che hanno ora tempo fino a metà luglio per approvare il rendiconto pena il commissariamento e quindi lo scioglimento del consiglio comunale.
Il municipio di Aosta
Politica

Venti comuni valdostani, fra cui Aosta, a rischio commissariamento. Dalla Presidenza della Regione sono partite in questi giorni le lettere di diffida agli enti che non hanno approvato entro il 30 di aprile il rendiconto finanziario. I consigli comunali hanno ora 30 giorni di tempo, a partire dal ricevimento della missiva, per approvare il documento economico, pena il commissariamento e quindi lo scioglimento dell’Assemblea. 

Non è la prima volta che da Palazzo Deffeyes partono delle diffide ai comuni ma, come spiega la Dirigente del Dipartimento enti locali, Tiziana Vallet è “aumentato il numero degli enti ritardatari”. 

Quest’anno infatti con l’entrata in vigore delle nuove regole sul bilancio armonizzato sono stati posticipati i termini per l’approvazione del bilancio, a fine marzo, ma altrettanto non è stato fatto per i rendiconti. 

“Siamo consapevoli che c’è una difficoltà operativa” prosegue Vallet “Normalmente con questa attività di comunicazione formale gli enti arrivano tutti all’approvazione in tempi ragionevoli e non si è mai arrivati a casi estremi”. 

Il Comune di Aosta ha varato il rendiconto il 19 maggio scorso e secondo le intenzioni della Giunta il documento dovrebbe passare ora il 23 giugno in IV Commissione per arrivare poi il 29 in Consiglio comunale.  

“La diffida era un atto dovuto” sottolinea il primo cittadino di Aosta, Fulvio Centoz “Abbiamo già concordato con i capigruppo la data del consiglio straordinario la cui convocazione non può partire però, formalmente, perché l’atto non è ancora passato in commissione”. Oltre ai problemi comuni agli altri enti – tempi stretti nell’approvazione dei principali documenti economici  – l’Amministrazione comunale sconta alcune sofferenze legate all’ufficio ragioneria che da alcuni mesi ha perso la dirigente titolare, assente per malattia. 

“Se ci sono venti enti in difficoltà nell’approvare il rendiconto – aggiunge Centoz –  mi sembra una prova del fatto che per una programmazione corretta si sarebbero dovuto spostare i termini del rendiconto”.

La questione su Aosta rischia di non essere però solo tecnica ma anche politica. Da tempo una parte dell’attuale maggioranza chiede la testa dell’Assessore comunale al Bilancio e segretario di Stella Alpina, Carlo Marzi e nell’ultima seduta dell'Assemblea cittadina qualche segnale di malessere è arrivato in alcune votazioni. “Il rendiconto è passato all’unanimità in Giunta dove sono rappresentate tutte le forze – ricorda il Sindaco   chi si sfila si assumerà la responsabilità dello scioglimento del comune, ma non credo che ciò accadrà”. 

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