Mancano i pediatri in Ospedale, Catherine Bertone si allena prendendo ferie

Alla maratoneta, classe '72 e 25ª alle Olimpiadi di Rio 2016, l'azienda sanitaria ha negato la domanda di part-time così come la richiesta di permessi non retribuiti.
Catherine Bertone
Cronaca, Sport

Troppo pochi i pediatri in Ospedale ad Aosta, e chi c'è deve fare i conti con i propri impegni professionali, e con le ferie. Anche se ti chiami Catherine Bertone.

L'atleta, classe 1972, maratoneta – arrivata 25ª alle Olimpiadi di Rio del 2016 – e dipendente dell’Usl valdostana, non riesce a partecipare agli allenamenti collegiali della nazionale di mezzofondo. L’azienda sanitaria le ha negato la domanda di part-time così come la richiesta di permessi non retribuiti. Per essere presente al prossimo raduno di Tirrenia, a febbraio, ha infatti dovuto prendere ferie e lo stesso farà ad agosto per essere al via dei Campionati Europei di Berlino

“Quello che sta patendo Catherine Bertone – spiega il Presidente Fidal Valle d'Aosta Jean Dondeynaz – evidenzia la singolarità di un atleta di livello internazionale con un impegno lavorativo particolare; con un collegato limite normativo relativamente al quale nessuno è mai intervenuto”. 

Problema, spiega ancora Dondeynaz, da risolvere: “Da una parte abbiamo un’atleta che, a suon di risultati, si è guadagnata spazi e convocazioni per le massime manifestazioni internazionali andando a rappresentare l’Italia e dall’altra si rileva un evidente limite che nega all’atleta stessa di potersi preparare e giocarsi al meglio le proprie chance. Questa situazione non trova spazio nei contratti di lavoro penalizzando quegli atleti, come Catherine, che svolgono attività sportiva di alto livello”. 

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