L’Uv si prepara al Congresso, Jovençan ribadisce la propria contrarietà all’allargamento

"Durante l’incontro delle sezioni Uv della Plaine di preparazione del Congresso, Jovençan ha portato un documento per ribadire la necessità di “essere coerenti con la propaganda elettorale”.
Sede Uv
Politica

Non è un “ve l’avevamo detto” ma poco ci manca. La sezione Uv di Jovençan torna a criticare la scelta di allargare la maggioranza regionale all’Uvp. L'occasione è data dagli incontri avviati dal Movimento sul territorio in vista del prossimo congresso del 18 febbraio a Pont-Saint-Martin. I progressisti, dopo aver nel giugno scorso abbandonato le fila dell’opposizione, conquistando la poltrona alla sanità e la presidenza del Consiglio regionale, negli ultimi mesi hanno dato vita ad un fronte compatto con una parte di Stella Alpina e Pour Notre Vallé mettendo in difficoltà il Leone rampante e chiedendo con forza l’apertura di una verifica strutturale.

Un comportamento che non è piaciuto al popolo unionista per il quale la scissione dei progressisti è ancora una ferita aperta. Lunedì sera durante l’incontro delle sezioni Uv della Plaine di preparazione del Congresso, Jovençan ha portato un documento per ribadire la necessità di “essere coerenti con la propaganda elettorale e i programmi" e "di rispettare la legge elettorale e la volontà del popolo unionista”.

“Sette mesi fa il Conseil Fédéral Uv ha votato, si è presa una decisione in modo democratico che noi non abbiamo condiviso  – spiega il presidente della sezione Uv, Davide Ferré –  purtroppo dobbiamo constatare come la situazione non si è stabilizzata, l’allargamento non è stato risolutivo anzi si continua a litigare per le poltrone e nel frattempo le riforme non si portano avanti”.

Per rilanciare l’azione l’Uv deve, secondo la sezione, essere “sincera e coerente” ritornando a lavorare con il territorio “nelle sezioni e con le sezioni che sono la base del Movimento”. Altri temi portati da Jovençan in vista del congresso di Pont-Saint-Martin riguardano la selezione della classe dirigente che deve esser fatta “esclusivamente fra gli iscritti e fra chi rispetta e ha rispettato gli impegni presi e fra chi è in regola con i pagamenti al movimento”. Per le prossime elezioni i candidati alle primarie devono essere indicati dalle sezioni fra i loro iscritti e votati da chi è regolarmente iscritto al Movimento al 30 aprile dell’anno prima. Infine per la sezione la regola dei tre mandati, anche se non consecutivi, non va toccata perché “l’attività del consigliere regionale non può essere un lavoro”.

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