Lisa Borzani vince (di nuovo) il Tor des Géants: per lei è doppietta, come Canepa e Gross

Padovana di nascita ma residente in Valle da un anno, a La Magdeleine, Borzani è stata capace di vincere, anzi, ri-vincere la classifica femminile - dato che arrivò prima anche lo scorso anno - con il tempo di 89h40’24”.
Lisa Borzani a Cogne - Foto di Alexis Courthoud
Speciale Trail, Sport

In pochi lo avrebbero pronosticato, puntando tutto su Franco Collé, alla vigilia del Tor des Géants, ma il primo atleta valdostano giunto al traguardo è… Lisa Borzani. Padovana di nascita ma residente in Valle da un anno, a La Magdeleine, Borzani è stata capace di vincere, anzi, ri-vincere la classifica femminile – arrivò prima anche lo scorso anno – con il tempo di 89h40’24”. Staccatissime le avversarie Silvia Trigueros Garrote (8 ore) e Stephanie Case (13 ore).

Borzani, 38 anni, mette a segno quindi un’incredibile doppietta, aggiudicandosi le edizioni 2016 e 2017 (con due secondi posti nelle edizioni precedenti): prima di lei l’impresa era già riuscita all’altoatesina Annemarie Gross (2010 e 2011) e all’atleta di casa, Francesca Canepa (2012 e 2013). Non c’è due senza tre, dicono, ma per la verità a nessuno, per il momento, è ancora riuscito il tris. Borzani è arrivata a Courmayeur alle 4 di mattina, in 11a posizione della classifica generale, stremata da un’ultima parte di gara che l’ha messa a durissima prova. 

Gli altri valdostani in gara
Il 2017 verrà ricordato, tra le altre cose, sportivamente parlando, come l’annus horribilis dei valdostani al Tor des Géants, a causa di una serie infinita di ritiri che hanno assottigliato fino a renderla uno sparuto manipolo di soldati, la truppa rossonera. L’abbandono che ha fatto più male ad un’intera comunità pronta a festeggiarlo, è stato quello di Franco Collé, a soli 22km dall’arrivo, mercoledì notte. Ma anche la bandiera bianca alzata da Bruno Brunod, in settimana a Cogne, o da Enzo Benvenuto a inizio corsa. Per non parlare di Giuseppe Grange, Mauro Stevenin , Ugo Perucca, Ivo Perrin, Massimo Borettaz, ma anche di Cristiana Peretto, Attilio Luboz, Giorgio Chenal, François Gadin, Jean Frassy, Vilmo Imperial, Ermes Trucco, Paolo Diemoz, Mauro Maquignaz, Giancarlo Priod, Paolo Berruquier.

Insomma, ad oggi, è quasi più semplice fare la conta di chi è rimasto ancora in gara, sui 71 partenti: trai “superstiti” nelle prossime ore sono attesi a Courmayeur in giornata Fabrizio Fiorito (19°), Giancarlo Annovazzi (era 34°, si è poi ritirato a Bosses in mattinata),  Francesco Suquet (35°) e Siro Ducly (49°)

Finiranno presumibilmente tutti dentro i primi 50: una magra consolazione per chi, a livello locale, puntava al bersaglio grosso.

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