Le priorità del mondo agricolo al centro di un incontro fra Coldiretti Vda e il neo Assessore

L'Associazione ha portato sul tavolo del confronto la questione dei pagamenti dei contributi, i danni causati dalla fauna selvatica e la difesa e la valorizzazione dei prodotti agricoli valdostani con la piena opposizione ai trattati internazionali.
Richard Lanièce e Giuseppe Balicco
Politica

I pagamenti dei contributi, i danni causati dalla fauna selvatica, la difesa e la valorizzazione dei prodotti agricoli valdostani con la piena opposizione ai trattati internazionali e ancora la richiesta di apertura di un tavolo di confronto sulla futura programmazione dello sviluppo rurale. 

Sono stati questi i principali argomenti affrontati dai vertici di Coldiretti Valle d'Aosta – il  Presidente della Coldiretti Valle d’Aosta Giuseppe Balicco e il direttore Richard Lanièce – nell'incontro avuto martedì scorso con il neo Assessore all’Agricoltura e Ambiente Elso Gerandin.

L’incontro, il primo dall’insediamento dell’Assessore, aveva l’obiettivo di aprire un primo confronto sulle difficoltà del mondo agricolo ed evidenziare alcune priorità sulle quali Coldiretti Valle d’Aosta si attente l’azione della nuova Amministrazione regionale.

La prima richiesta al neo assessore è stata di completare, in tempi celeri, i pagamenti dei contributi attesi dal mondo agricolo essenziali per la sopravvivenza e la possibilità di sviluppo delle aziende valdostane.

“Crediamo che sia indispensabile rafforzare l’azione per la risoluzione delle anomalie e il superamento dei problemi tecnici che coinvolgono, in particolare, i contributi delle ultime tre annualità e, allo stesso tempo, superare le incertezze sul rispetto degli iter procedurali previsti dai singoli bandi relativi alle misure strutturali” ha spiegato Richard Lanièce.

Balicco e Lanièce, durante il colloquio, hanno anche evidenziato le crescenti problematiche degli allevatori relative ai danni subiti alle coltivazioni e al bestiame dovuti alla fauna selvatica. “Deve essere riconosciuta l’emergenza fauna selvatica per le aziende agricole e devono essere prese in seria considerazione le conseguenze dalle stesse subite: solo così si potrà dare una soluzione a problemi troppe volte sottovalutati” ha sottolineato poi Giuseppe Balicco.

La terza priorità messa sul tavolo è stata quella relativa all’azione corale per la difesa e la valorizzazione dei prodotti agricoli valdostani con la piena opposizione ai trattati internazionali (vedi CETA) che, di fatto, aprono alla liberalizzazione delle imitazioni delle produzioni più tipiche come la Fontina.

All’Amministrazione regionale, infine, Coldiretti Valle d’Aosta ha richiesto l’apertura, entro l’autunno, dei tavoli di confronto sulla futura programmazione dello sviluppo rurale con il massimo coinvolgimento delle organizzazioni agricole riconosciute al fine di creare una proficua concertazione utile a superare le criticità del passato. 

 

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