La Salle de gymnastique è vincolata, non diventerà un teatro

È tramontata in pochi giorni l'idea - uscita dalla maratona Aostafuturecamp - di trasformare l'ex palestra in un teatro per le compagnie aostane. La struttura, inserita nel Piano alienazioni della Regione, sarà gestita dall'associazione Disabili sportivi.
La Salle de gymnastique di Aosta
Politica

Neanche il tempo di immaginarla, la “Salle de gymnastique” in piazza della Repubblica ad Aosta trasformata in un teatro, che già l’idea si è sciolta come neve al sole nel giro di pochissimi giorni.

La conversione della vecchia palestra – abbandonata da anni – in un piccolo teatro per le esibizioni delle compagnie cittadine è stata notizia di questi giorni grazie al progetto proposto alla maratona di idee “Aostafuturecamp” due weekend fa in Cittadella dei Giovani, dal Team Building composto da Stefania TagliaferriFrancesca ZaninCarolina ZimaraVerdiana VonoMichele Ricupero e Valentina Nota, risultato poi vincitore dell’hackathon e dei 5mila euro messi in palio.

Pochi giorni dopo il trionfo, la doccia gelata è arrivata in Consiglio comunale, giovedì scorso: “La destinazione della Salle de gymnastique è già stata decisa dalla Regione – aveva spiegato l’Assessore con delega all’Urbanistica Delio Donzel, in risposta ad una mozione Alpe – che la darà in gestione alla Disval, l’associazione Disabili sportivi valdostani. Una volontà che ci era già stata comunicata ma ufficializzata solo di recente”.

La struttura, peraltro, ha un vincolo di destinazione a impianto sportivo, stando al Piano regolatore, oltre a rientrare nel Piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari deciso dall’Amministrazione regionale.

Addio quindi al progetto immaginato: quello di una nuova piazza della Repubblica, senza auto e con un teatro, il tutto intorno alla Nuova Università in costruendo nell’area ex Testa Fochi. Da parte del Team Building, come scritto in un comunicato, c’è una nota di amarezza, inevitabile: “Abbiamo appreso con sorpresa dell’esistenza di un precedente accordo tra Disval e l’amministrazione regionale non divulgato a priori e di cui quindi, in sede di gara, non eravamo a conoscenza. Un’incomprensione che si sarebbe potuta evitare con una maggiore trasparenza”.

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