Jeep Renegade, il fuoristrada che piace e fa trendy

Il profilo “old America” e la sensazione di robustezza sono le chiavi del successo del Suv che ha molto di italiano.
Jeep Renegade
Gioie e Motori

Pochi marchi possono vantare la notorietà della Jeep, tanto che per decenni Jeep è stato sinonimo di fuoristrada, identificandosi addirittura con una tipologia di auto, non solo con la propria linea. Entrata a far parte di FCA, Jeep sta conoscendo un ulteriore e rinnovato successo, soprattutto con la Renegade.

Prima di passarne in rassegna le caratteristiche tecniche, vorremmo soffermarci su un concetto, che sembra ultroneo ai puristi ma che, invece, orienta il consumatore più di quanto i puristi medesimi vogliano ammettere: la Renegade piace e fa trendy. È un dato di fatto e come tale va assunto.

Perché piace? Per tanti motivi. Soprattutto per il profilo anteriore, veramente Old America, squadrato senza riserve, con il muso alto e quella griglia d'impatto a sette elementi verticali, oltre che per il riuscito compromesso nelle dimensioni, che ne fanno un SUV medio compatto e non esagerato. Infine, la sensazione di robustezza – rappresentata, dal punto di vista estetico, dai passaruota bombati e dai fari anteriori "cattivi" – che trasmette, proprio per questa linea priva di fronzoli. Old America, dicevamo, ma oggi molto italiana, posto che viene prodotta a Melfi e condivide il pianale con la 500X.

Il terreno di elezione della Renegade, offerta con trazione anteriore o integrale e con le sospensioni indipendenti anche al posteriore, è l'off road, ma anche nel traffico urbano la vettura si comporta "da cittadina", risultando agile; nel complesso, un'ottima tenuta di strada e, nonostante sia stata alleggerita rispetto alla tradizione, una sensazione di sicurezza.

Quattro le modalità di guida: Auto, Snow, Sand e Mud, a seconda del fondo. Gli interni sono piacevolmente essenziali, con la sobria eleganza della plastica morbida impiegata e sono adeguatamente insonorizzati. Gli spazi sono ampi e comodi, per una off road: il bagagliaio prevede 351 litri di capienza, che diventano 1297 abbassando i sedili posteriori.

Ben otto gli allestimenti proposti: Sport, Longitude, Business, Limited, Trailhawk, Night Eagle, Dawn Of Justice e 75H Anniversary. A livello di accessori, tra gli altri, la versione Limited offre i cerchi da 17", il climatizzatore automatico, il sistema di frenata assistita "Forward Collision Warning Plus", l'avviso di uscita di corsia "Lane Departure Warning Plus e i sensori di parcheggio anteriori, la Trailhawk il gancio traino, le sospensioni off road e, oltre al climatizzatore automatico e i sensori parcheggio anteriori, il sistema di controllo della velocità in discesa "Hill Descent Control".

Capitolo propulsori. La motorizzazione a benzina propone un 1.4 MultiAir Turbo da 140 o 170 cavalli e un 1.6 E-Torq Evo da 110 cavalli. Decisamente prestazionali i diesel, che prevedono un 1.6 MultiJet da 95, 105 o 120 cavalli, quest'ultimo con una coppia da 320 Nm, un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 10"2, una velocità massima di 178 km/h e consumi contenuti (22.7 km/l) e, inoltre, un 2.0 da 120, 140 e 170 cavalli; la versione più potente si impone per una coppia pari a 350 Nm, con un'accelerazione da 0 a 100 km/h di 8"9, una velocità massima di 196 km/h e consumi più che accettabili (16.9 km/l). Prezzi da euro 20.900.

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