Inizio d’anno all’insegna dei saldi

Da domani si apre in Valle d'Aosta la stagione dei saldi. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro
Economia

Partirà domani in Valle d'Aosta la corsa ai saldi invernali. A dare il "la" al tradizionale appuntamento di inizio anno sono oggi Basilicata e Sicilia mentre il 5 gennaio toccherà a tutte le altre regioni. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro. La stagione degli sconti si chiuderà poi il prossimo 31 marzo.

Secondo il Codacons ad approfittarne sarà una famiglia su due (il 45%), ma con acquisti mirati e un budget che scenderà di circa il 5% rispetto allo scorso anno, senza superare in media i 175 euro a famiglia. 

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base. 

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo averlo acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. 

Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. 

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. 

Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. 

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