Incontro con l’artista Nicola Magrin nell’ambito della mostra “La traccia del racconto”.

Giovedì 21 giugno al Centro Saint-Bénin di Aosta, alle ore 16.30, si terrà l'incontro con l'artista e visita guidata della mostra con la curatrice Daria Jorioz.

Giovedì 21 giugno al Centro Saint-Bénin di Aosta, alle 16.30, nell’ambito della mostra Nicola Magrin "La traccia del racconto", avrà luogo un incontro con l’artista, che proporrà una visita guidata con la curatrice Daria Jorioz. In occasione della visita guidata con l’artista il biglietto d’ingresso alla mostra sarà ridotto e costerà 4 euro. Si ricorda che l’ingresso è gratuito per i minori di 18 anni.

L’esposizione presenta circa settanta acquerelli su carta di piccole, medie e grandi dimensioni, realizzati tra il 2009 e il 2018, che ripercorrono i temi salienti dell’artista: il percorso interiore dell’uomo e il suo rapporto con la natura selvaggia, la raffigurazione dei boschi e degli animali selvaggi, la montagna e i paesaggi notturni.
Autore apprezzato dal pubblico per l’intensa attività di illustratore, Nicola Magrin ha realizzato per Einaudi le copertine dell’opera di Primo Levi. Sua è la copertina de Il richiamo della foresta di Jack London e del fortunato romanzo di Paolo Cognetti Le otto montagne, che ha vinto il Premio Strega 2017 ed è stato tradotto in 39 lingue. 
 
L’esposizione, che rivela la maturità espressiva di un autore che ha scelto l’acquerello come tecnica artistica esclusiva, presenta al pubblico opere di grandi dimensioni quali Walking(300×114 cm) e L’infinito(58×250 cm), una selezione di tavole originali del libro di Folco Terzani, Il Cane il Lupo e Dio, e numerose carte riunite in gruppi tematici, dalle serie Betulleai Notturni, da Lupo e uomoIn baita. L’allestimento è arricchito da un video realizzato nello studio dell’artista che documenta la sua tecnica pittorica.
 
Scrive in catalogo la curatrice Daria Jorioz: “Un intimismo minimalista permea le opere su carta di Magrin, che paiono emergere dalla luce algida di una giornata al termine di una nevicata e dal silenzio dell’inverno in montagna. L’artista pare prediligere la dimensione nordica, che da un’alba lattiginosa si sostanzia nei toni freddi di un pomeriggio immerso in una natura silente per culminare, nelle carte dei Notturni, in una notte dalla trama fittamente stellata”. 
 

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